20 April, 2024
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«Quello di oggi non è stato un semplice incontro operativo, ma un vero e proprio richiamo all’unità e alla coesione per rispondere con forza e determinazione all’emergenza e assicurare massimo impegno per la sicurezza dei cittadini. Stiamo mettendo in campo ogni mezzo possibile con l’obiettivo comune di tutelare la salute dei sardi.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in merito al vertice con i sindaci della Sardegna che si è tenuto oggi a Cagliari per fare il punto sui protocolli operativi per l’emergenza Coronavirus e a cui hanno preso parte gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, e degli Enti locali, Quirico Sanna.

«Abbiamo risposto alle esigenze del territorio. Un’opportunità per fare chiarezza – spiega Mario Nieddu – e rafforzare la comunicazione tra le istituzioni sul tema dell’emergenza e dei protocolli operativi.»

Nel corso dell’incontro, oltre alle modalità d’intervento sono state ribadite le procedure da seguire nei casi sospetti: «È fondamentale non recarsi in ospedale o al pronto soccorso – precisa l’assessore della Sanità – ma, al contrario, è necessario contattare il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta o la guardia medica. In seguito al triage telefonico i medici di primo contatto provvederanno a informare i dipartimenti di prevenzione e solo se ritenuto opportuno si attiverà, a cascata, il protocollo operativo».

«Un incontro importante per informare i sindaci sulla situazione generale – spiega l’assessore Gianni Lampis – e, soprattutto, per chiedere la loro collaborazione sul coinvolgimento per promuovere le buone pratiche di comportamento. In Sardegna sono 6.600 i volontari di protezione civile in campo e sono state 49 le video conferenze a cui l’Unità di crisi, che coinvolge sia la direzione generale della Sanità, sia la direzione generale della Protezione civile, ha partecipato con il dipartimento nazionale.»

«Fondamentale la collaborazione e la partecipazione delle comunità – conclude l’assessore Quirico Sanna -. La riunione con i sindaci ha proprio questo scopo. Insieme con l’Anci e il Consiglio delle autonomie locali abbiamo fatto squadra, perché in questo momento è importante l’unità dei territori e l’omogeneità dell’informazione.»

 

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La Buona Novella di Fabrizio De André spegne 50 candeline. Ad omaggiare una delle più belle e suggestive opere di Faber in Sardegna sarà la voce di Antonella Ruggiero, genovese come il cantautore. Previste due sole date nell’isola per assistere all’evento: l’appuntamento è a Cagliari per il 13 marzo, a Sassari il giorno successivo, il 14 marzo.

Spettacolo a Cagliari, 13 marzo ore 21.00. Il concerto si terrà a Cagliari al Teatro del Conservatorio in Via Ottone Bccaredda. Lo spettacolo sarà diviso in due parti. Antonella Ruggiero canterà l’intera opera de La Buona Novella di De André, accompagnata dalla corale Santa Cecilia e dai musicisti dell’Ensemble Laborintus, entrambi di Sassari. La voce maschile sarà quella di Carlo Doneddu, mentre la voce recitante quella di Maria Antonietta Azzu, il direttore Matteo Taras, gli arrangiamenti a cura di Gabriele Verdinelli. Lo spettacolo proseguirà con la parte dedicata ai grandi successi di Antonella Ruggiero, ex voce dei Matia Bazar. Indimenticabili i brani “Vacanze Romane”, “Ti sento”, “Stasera che sera”, accompagnata da uno dei più virtuosi fisarmonicisti italiani, Renzo Ruggieri. E ancora il repertorio della Ruggiero solista, come “Amore lontanissimo”. L’esibizione della cantante sarà inoltre impreziosita, sul palco, dalle coreografie di due ballerini-acrobati di fama internazionale: Silvia Sarritzu (di Quartu Sant’Elena) e Paolo Ladisa (di Roma). Le coreografie sono state curate da parte di Claudio e Paolo Ladisa, che tra le tante collaborazioni vantano anche quella con il Cirque du Soleil.

Beppe Dettori. Tra la prima e la seconda parte dello spettacolo ci sarà l’esibizione di una delle più belle voci della Sardegna, quella di Beppe Dettori (ex voce solista dei Tazenda). Ricordiamo inoltre – tra le sue più significative collaborazioni – quelle con Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Ron, Renga, Grignani, Enrico Ruggieri, ecc.

Spettacolo a Sassari, 14 marzo ore 21.00. Lo spettacolo nella città di Sassari sarà al Teatro comunale in viale Trieste.

Dove acquistare i biglietti. Per i biglietti rivolgersi a Cagliari, Box Office Sardegna Viale Regina Margherita tel. 070657428, a Carbonia Biagetti Marco, Via Gramsci 111, a Oristano Closer, Via Tirso 148, Villacidro, Tabaccheria Aresti. A Sassari Le Ragazze Terribili, Via Tempio 65, tel: 079.2822015, Nuove messaggerie sarde, Piazza Castello 11, tel. 079.230028. Ad Alghero Pi Tre, Via Lo Frasso 14 tel. 079.953323. Tempio Pausania, Baffigo Via Roma 1. A Olbia invece rivolgersi al Bar Baraonda in via Mameli 13. Nuoro, Non solo MusicaVia La Marmora 153, tel. 0784.255060. Lanusei, Edicola la Rotonda in piazza Mameli, e Tortolì il Tabacchino di viale monsignor Virgilio 121.

Infoline: Aefe Music 3409638066.

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Prende avvio il tavolo tecnico per la modifica della legge regionale che disciplina le assegnazioni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. È l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina presso l’assessorato regionale dei Lavori pubblici, che fa a tutti gli effetti partire l’iter di revisione della legge regionale 13 del 1989, in vigore a distanza di oltre 30 anni dalla sua emanazione.

«La nuova norma, ispirandosi a criteri di equità sociale, chiarezza normativa e semplificazione amministrativa, dovrà ridisegnare le funzioni dei vari soggetti interessati (Regione, Comuni e Azienda regionale per l’edilizia abitativa, Area) e migliorare i diversi procedimenti che vanno dalla predisposizione delle graduatorie alla decadenza dell’assegnazione, alla mobilità, fino alla determinazione del canone», ha detto l’assessore Roberto Frongia durante l’incontro con i sindacati di categoria Sunia, Uniat e Sicet.

«È una riforma attesa, necessaria e indispensabile che deve spingerci ad agire con assoluta celerità, per sanare le criticità che riguardano l’edilizia popolare – ha aggiunto l’assessore Roberto Frongia, che ha convocato i sindacati già per la prossima settimana -. Abbiamo a che fare con una legge obsoleta, che non trova più rispondenza nelle reali esigenze di una società in continua evoluzione. Sebbene sia aumentato il disagio sociale, sono cambiati i redditi e hanno subito un profondo mutamento i nuclei famigliari, a partire dal numero dei componenti che oggi, dato il drammatico calo delle nascite, fa venir meno la necessità di concedere alloggi di grandi dimensioni e rende più urgente la necessità di appartamenti più piccoli.»

Nel corso dell’incontro, sono state fissate già le prime due date per fissare i punti fondamentali sui quali dovrà poggiare la nuova legge. Accolta la proposta dei sindacati per l’istituzione di un tavolo di consultazione permanente che riguarda tutti i temi del comparto abitativo e non solo l’edilizia pubblica.

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Venerdì 28 febbraio, alle ore 18.00, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, si terrà un incontro dal titolo “Il Patrimonio geologico nel paesaggio del Carignano del Sulcis”, alla presenza del prof. Felice Di Gregorio, geologo, già Docente dell’Università di Cagliari presso il Dipartimento di Scienze della Terra.

L’incontro rientra nell’ambito della rassegna “Carbonia Studia”, curata dal Museo Archeologico Villa Sulcis e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, con la collaborazione del soggetto gestore del Si.Mu.C., Sistema Museo. Si tratta di una rassegna di studi storici che avvalora ancor di più la candidatura di Carbonia al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2021.

Nella presentazione verranno illustrati i principali siti di rilevante interesse geologico e geomorfologico, molti dei quali ancora poco conosciuti e valorizzati. In particolare, le diverse regioni geografiche, la presenza e l’abbondanza delle acque, la natura della vegetazione e la qualità del paesaggio.

“Chiediamo chiarimenti sulle criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari”. La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu ha presentato un’altra interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo le criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari.
“Ho appreso la notizia che presso la farmacia territoriale di Cagliari, ubicata presso l’Ospedale Binaghi, i pazienti talassemici non stanno ricevendo i farmaci come Desferal, e da circa quattro settimane nemmeno siringhe per microinfusore e aghi dei quali necessitano. Ho inoltre saputo del probabile trasferimento della farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco”, spiega la consigliera pentastellata Cuccu.
“I pazienti in trattamento – aggiunge Carla Cuccu – hanno diritto alla continuità terapeutica quale declinazione del diritto alla salute riconosciuto dall’articolo 32 della nostra Costituzione e quindi il sistema sanitario ha l’obbligo giuridico di garantire tale diritto. Gli scopi di questa interrogazione – specifica Carla Cuccu – sono mirati a conoscere i motivi della mancata erogazione dei farmaci e dispositivi ai pazienti presso la farmacia territoriale di Cagliari, per capire come si intenda affrontare la problematica in oggetto per evitare che possa ripresentarsi in futuro, se si intenda realmente trasferire la farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco e in caso affermativo – conclude Carla Cuccu – sapere le motivazioni poste alla base di tale decisione”.

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«E’ nostra intenzione segnalare la carenza del sostegno socio-assistenziale presente nel territorio, che ricade pesantemente sulle spalle degli aventi “diritto e bisogno”, facendo purtroppo rilevare l’assoluta inadeguatezza dell’applicazione di leggi esistenti, assolutamente indispensabili ma che sono bloccate a causa della lentezza burocratica della politica regionale.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario regionale della CONF.S.A.FI. che interviene dopo la denuncia che abbiamo fatto ieri sul caso di un assistito di Carbonia che da alcuni mesi non riceve il contributo previsto dal progetto “Ritornare a casa”, per i ritardi accumulati dall’iter di approvazione della Finanziaria regionale.

«Ogni piccolo ritardo sull’approvazione delta Finanziaria regionale, si abbatte impietosamente su tantissime persone, costringendo Ie stesse a sopportare situazioni che, oltre ad essere atti gravissimi, ledono gli individui nella propria dignità – aggiunge Fabio Enne -. La Regione ha avviato da alcuni anni un programma denominato “Ritornare a casa” (RAC), finalizzato a:

favorire il rientro o la permanenza in famiglia nella comunità di appartenenza o, comunque, in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario o a rischio di inserimento in tali strutture, che necessitano di un livello assistenziale molto elevato;

migliorare il grado di autonomia e la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;

– aiutare le famiglie delle persone non autosufficienti attraverso I’organizzazione di una rete di servizi e il sostegno al familiare di riferimento.

Il programma è attuato attraverso il finanziamento di progetti personalizzati, della durata di 12 mesi, che prevedano un piano di spesa dell’80% a carico della Regione e il 20% a carico del Comune di

residenza dell’interessato.

L’importo assegnato sarà trasferito dalla Regione al Comune in un’unica soluzione al momento dell’approvazione del progetto.»

«Nel caso in cui un progetto presentato per la seconda annualità non sia riapprovato dalla commissione regionale, per non interrompere l’assistenza sarà possibile attivare, con la preventiva autorizzazione della Direzione generale delle politiche sociali, un piano personalizzato utilizzando eventuali economie del programma regionale o ricorrere all’assistenza domiciliare. Le famiglie che assistono persone in situazioni particolarmente gravi, quali quelli in ventilazione meccanica assistita permanente o in coma, possono richiedere un contributo aggiuntivo, fino ad un massimo di 9mila euro. La richiesta può essere fatta anche contestualmente al finanziamento ordinario per il progetto. Il contributo aggiuntivo è destinato alla copertura delle spese anche indirettamente correlate alla malattia, quali il pagamento delle utenze, l’adeguamento dei locali e l’alimentazione differenziata, e può essere utilizzato pure per garantire ore di assistenza domiciliare ulteriori rispetto a quelle coperte dal finanziamento ordinario. Il contributo ha validità annuale e può essere richiesto anche l’anno successivo, presentando la rendicontazione della spesa sostenuta. Per le situazioni particolarmente gravi sopra citate, può essere richiesto un finanziamento straordinario, fino ad un massimo di 18mila euro, per la copertura delle spese anche indirettamente correlate alla malattia, quali il pagamento delle utenze, l’adeguamento dei locali e l’alimentazione differenziata. Il finanziamento straordinario può anche essere assegnato per la stessa annualità in cui è stato concesso un contributo aggiuntivo, purché sia presentato un apposito progetto e siano rendicontate le spese sostenute con quest’ultimo contributo. CONF.S.A.F.I. – conclude Fabio Enne -, verificherà ulteriormente le cause che determinano tali situazioni di estremo disagio, riservandosi di assumere tutte le azioni a tutela delle persone che attraverso leggi esistenti attendono una legittima assistenza, coerente e continua, ritenendo assolutamente vergogno§o la sospensione di atti in tal senso, determinati dalla solita Politica basata sulla improvvisazione.»

 

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Un’allegra e spensierata serata, grazie alla sfilata di carnevale ad Iglesias, è stato il regalo che ha ricevuto la cittadinanza e non solo, moltissimi i visitatori che si sono divertiti nel vederla passare per le vie principali della città. La sfilata organizzata da Stardust Events con il patrocinio del comune di Iglesias, è stata un vero successo, i carri ed i gruppi a piedi che hanno partecipato, provenivano non solo dall’interland di Iglesias ma anche da San Gavino… mare inquinato di Perdaxius, gli Incredibili, Pinocchio, Moulen rouce… non ci sono stati vincitori ma ogni gruppo ha ricevuto una targa ricordo. Alla fine della sfilata, intorno alle 19.30, sulle scale che portano al castello Salvaterra si è svolto il solito rito del rogo di Norfieddu.

«Norfieddu – racconta Ignazio Cossu, membro del gruppo folkloristico Città d’Iglesias, è il pupazzo che rappresenta le cose negative della città: siccità, pestilenza e malattia, in passato veniva mandato al rogo proprio perché responsabile di tutto ciò. Fino al 1991 aveva ogni anno sembianze diverse. Nel 1991, in occasione del carnevale regionale abbinato alla Lotteria Italia, il comune di Iglesias bandì un concorso per disegnare Norfieddu e da allora, per 29 anni ad oggi, il pupazzo che viene portato alla sfilata e poi bruciato, è un modello disegnato dall’artista Stefano Cherchi che quell’anno vinse il concorso. Ogni carnevale sin dal 1981, è il gruppo folkloristico Citta d’Iglesias che realizza, prepara, trasporta e, infine, fa bruciare nel rogo Norfieddu. Ad appiccare il fuoco, “salvatore di disgrazia”, il sindaco Mauro Usai, in compagnia di alcuni consiglieri e di centinaia di persone giunte per l’occasione.»
Nadia Pische

             

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Undici famiglie vivono nelle case parcheggio di via della Costituente, a Carbonia. Si tratta di appartamenti ricavati nel vecchio Liceo Scientifico dismesso, ridotti in condizioni assai precarie, sia dal punto di vista strutturale sia da quello igienico, in qualche caso quasi fatiscenti. Sono appartamenti utilizzati per soluzioni tampone, in attesa della disponibilità di nuovi alloggi popolari, di Area o del comune di Carbonia, nei quali destinare queste famiglie che, nella maggior parte dei casi, figurano in graduatoria, in posizioni più o meno favorevoli per una soluzione a breve-medio termine.

La presenza di queste famiglie in quei locali dovrebbe avere una durata massima di 24 mesi ma, in realtà, vi sono famiglie che vi risiedono da ben più tempo, cinque anni, in un caso addirittura da dieci anni. Abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane donna, Natascia Miraglia, che con la famiglia, vive nella casa parcheggio da cinque anni.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221924022157610/

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La settimana scorsa, dal 17 al 23 febbraio, la Polizia locale del comune di Carbonia ha elevato complessivamente 9 sanzioni a carico di altrettanti cittadini che non hanno conferito correttamente la parte indifferenziata dei rifiuti. Il corretto conferimento dei rifiuti comporta l’applicazione di una sanzione di 100 euro. Secondo il Regolamento di Igiene Urbana «il conferimento della frazione secca residua (secco non riciclabile) dei rifiuti urbani deve essere effettuato esclusivamente nei sacchetti a perdere semitrasparenti di colore grigio forniti dal soggetto gestore, da inserire, ben chiusi, obbligatoriamente negli appositi contenitori forniti in dotazione, per il successivo ritiro unicamente in modalità “porta a porta” tramite il deposito nel mastello fornito dalla società incaricata della raccolta dei rifiuti urbani. È vietato introdurre materiali recuperabili o riciclabili oggetto di raccolta differenziata, materiali incandescenti (braci, mozziconi di sigaretta, ecc.), oggetti di grosso volume. È vietato conferire i rifiuti all’interno di sacchi non semitrasparenti».

«I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane al fine di verificare il corretto rispetto delle regole in materia di conferimento dei rifiuti. Si tratta di una battaglia di civiltà per tutelare il decoro urbano, riducendo l’incuria e il degrado. Le attività che stiamo portando avanti non operano soltanto attraverso lo strumento delle sanzioni, ma anche tramite iniziative di informazione, educazione e prevenzione», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

Come ha specificato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «le attività in corso vedono impegnata la Polizia locale, d’intesa con l’assessorato dell’Ambiente, al fine di spingere ulteriormente il cittadino a differenziare meglio e sanzionare chi palesemente non rispetta le regole. L’obiettivo che ci siamo prefissi è superare l’80% di raccolta differenziata e per farlo serve il massimo impegno da parte di tutti i cittadini. Seguiranno, a breve, altri momenti comunicativi che rappresenteranno i miglioramenti ottenuti nella raccolta differenziata, che a gennaio 2020 ha superato il 79,50%».

 

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Si svolgerà giovedì 27 febbraio alle ore 21.00 c/o la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la proiezione del film “Selfie” del regista Agostino Ferrente. L’appuntamento, a ingresso libero e gratuito, costituisce l’anteprima della nona edizione della rassegna di Cinema del Reale “L’Italia che non si Vede”, promossa a livello nazionale da Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci, che, a partire da giovedì 12 marzo, fino al 3 aprile, circuiterà presso tre comuni del Sulcis Iglesiente (oltre a Carbonia anche Iglesias e Sant’Antioco), grazie all’impegno del CSC Carbonia della Società Umanitaria che sosterrà le iniziative promosse dai Circoli Arci-Ucca “La Gabbianella Fortunata” di Carbonia “Cic Arci” di Iglesias e “Il Calderone” di Sant’Antioco.

La proiezione di giovedì 27 febbraio con “Selfie” vedrà la presenza del regista del film Agostino Ferrente, il quale presenterà la sua opera e si tratterrà al termine della proiezione per un dibattito con il pubblico.

“Selfie” è un film sperimentale dove, sotto la guida del regista, a farsi operatori alla macchina da presa, in questo caso uno smartphone, sono due adolescenti del quartiere Traiano di Napoli i quali raccontano la loro quotidianità. Sullo sfondo le dinamiche di un quartiere difficile, dove basta trovarsi al momento sbagliato e nel posto sbagliato per venire scambiato per un bandito ed essere ucciso.

Il film, prodotto da Magneto Presse e Arte France, in collaborazione con CDV Casa delle Visioni e Rai Cinema, distribuito in Italia dall’Istituto Luce- Cinecittà, è stato presentato in anteprima mondiale al Berlin International Film Festival del 2019 e ha successivamente vinto, tra gli altri, il Premio per il Miglior Documentario al Luxembourg City Film Festival, il Documentary Goyang Award al EBS International Documentary Festival (EIDF) of Seoul ed ha ottenuto la “nomination” nella cinquina dei migliori documentari per l’European Film Awards 2019, fra i 10 migliori film d’autore europei scelti dal festival on line ArteKino realizzato dall’emittente franco-tedesca ARTE.

Agostino Ferrente è regista, produttore, direttore artistico. Prima di occuparsi di cinema è stato anche coordinatore editoriale di varie testate giornalistiche per le comunità di italiani emigrati all’estero. Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e dirige i cortometraggi Poco più della metà di zero (1993) ed Opinioni di un pirla (1994). In seguito realizza con Giovanni Piperno “Intervista a mia madre” (1999) e “Il film di Mario” (1999-2001). Entrambi ottengono riconoscimenti festivalieri e diventano di piccoli casi in tv. Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a Roma il gruppo “Apollo 11” che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della Capitale, il primo con una programmazione continuativa dedicata al Cinema della realtà.

Nell’ambito di Apollo 11 crea una profonda collaborazione che con due maestri del cinema indipendente: Alberto Grifi e Vittorio De Seta e, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L’Orchestra di Piazza Vittorio, una della prime band multietniche al mondo, di cui racconta la nascita con il documentario omonimo, che partecipa a numerosi festival internazionali ottenendo – tra gli altri premi – il Nastro D’Argento e il Globo d’Oro della Stampa Estera. Con Anna Maria Granatello crea il Premio Solinas – Documentario per Il Cinema. Ha realizzato due video clip entrambi premiati al P.I.V.I. per Ena Andi, dell’Orchestra di Piazza Vittorio, ed Alfonsina e la bici dei Tetes de Bois, con la partecipazione di Margherita Hack. Nel 2013 dirige con Giovanni Piperno “Le cose belle”, presentato in anteprima alle Giornate degli Autori a Venezia e premiato in numerosi festival italiani e internazionali.

Nel 2019 presenta alla Berlinale, nella sezione Panorama, il suo ultimo lavoro dal titolo “Selfie”.