16 April, 2024
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Ha preso il via oggi, alle 8.30, in tutti e 46 i punti di prelievo dei 23 Comuni dell’Ogliastra, la campagna ‘Sardi e sicuri’, il progetto della Regione per la più grande attività di screening anti-Covid mai realizzata nell’Isola. Nella giornata odierna e fino alle 18.00 di domani, centottanta operatori eseguiranno sui cittadini ogliastrini, che si presenteranno ai punti di prelievo muniti di tessera sanitaria, la prima serie di tamponi antigenici cromatografici, in grado di restituire il risultato in pochi minuti segnalando eventuali positività attraverso la colorazione. I test saranno ripetuti tra una settimana sui soggetti risultati negativi sempre per mezzo di tamponi antigenici, questa volta a immunofluorescenza, processati sul posto con appositi macchinari.

«Con l’avvio della campagna ‘Sardi e sicuri’ diamo inizio a un’importante azione di contrasto al virus che coinvolgerà l’intero territorio dell’Isola, con l’obiettivo di spezzare la catena dei contagi e di ridurre significativamente la circolazione virale attraverso un’operazione di monitoraggio e tracciamento su vasta scala», dichiara il presidente della Regione Christian Solinas.

Oltre 30mila i tamponi previsti nelle due giornate, che vedono sottoporsi al test anche 200 militari della base di Perdasdefogu e la collaborazione dell’esercito, con sei medici e sei infermieri, nel punto di prelievo di Elini.

Con quattro postazioni per i test, Tortolì, che ha anche registrato cinquemila cittadini iscritti nei giorni scorsi, è il Comune con il maggior numero di centri per l’esecuzione dei test. Mentre il centro aggregato più grande, allestito nel Palazzetto dello sport ‘PalaLixius’, con 8 postazioni per i tamponi e quattro per l’accettazione, è quello di Lanusei.

La campagna in Ogliastra è stata preceduta da un’ampia attività di informazione e di sensibilizzazione all’adesione rivolta ai cittadini. «Abbiamo attivato importanti sinergie fra le istituzioni. I sindaci del territorio hanno dato e stanno dando un contribuito importante sia sotto l’aspetto organizzativo e logistico, sia nell’attività di coinvolgimento della popolazione – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu –. In Ogliastra si punta a una copertura che superi il 60% della popolazione con l’esecuzione di oltre 30mila test. La partecipazione allo screening è un gesto di solidarietà e responsabilità. Fattori chiave oggi quanto lo saranno domani per il mantenimento dei risultati che andremo a raggiungere.»

 

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Leroy Merlin, leader nella grande distribuzione, offre opportunità di lavoro a circa 200 persone diplomate e laureate da inserire presso gli oltre 50 punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale. Le figure maggiormente richieste sono Hostess e Steward, che dovranno accogliere i clienti e farli sentire a proprio agio facilitando il proprio orientamento nel percorso d’acquisto, svolgere azioni atte alla cura del patrimonio aziendale e applicare la corretta gestione delle procedure d’incasso; Specialisti Conto Fornitori, i quali dovranno gestire il conto economico, controllare il flusso contabile degli ordini di spesa con relativo supporto agli interlocutori di sede e negozio, analizzare i conti legati alle spese del personale e gestire le corrette scritture di assestamento; Consiglieri di Vendita, che accoglieranno i clienti semplificando e rendendo autonomo l’atto di acquisto, si occuperanno di tutte le attività di caricamento e svolgeranno azioni atte alla cura del patrimonio aziendale; Addetti Contabilità, che dovranno gestire i rimborsi al cliente, controllare i resi e le uscite cassa, i buoni di acquisto, i finanziamenti e le fatture, assicurare la compilazione, il monitoraggio e il controllo delle voci di spesa del conto dei vari negozi e assicurare la parte amministrativa dell’inventario. I candidati devono avere orientamento al cliente e al risultato, ottime capacità organizzative, di comunicazione e di relazione, attitudine alla leadership e al problem solving, dinamicità e proattività, passione per il prodotto, capacità di pianificazione, apertura e approccio trasversale, puntualità, precisione e accuratezza nello svolgimento dei compiti affidati.

Per verificare tutte le posizioni…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_leroy_1_21.html.

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Sono 194 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 1.574 i tamponi eseguiti. Salgono a 31.861 i casi dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 9 decessi (764 in tutto), tre donne e sei uomini tra 42 e 90 anni. Le vittime: cinque residenti della provincia del Sud Sardegna e quattro della Città Metropolitana di Cagliari.

In totale sono stati eseguiti 488.894 tamponi. Sono 473 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (sei in meno rispetto al dato di ieri), 43 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.238. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 14.036 (+111) pazienti guariti, più altri 307 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 31.861 casi positivi complessivamente accertati, 7.142 (+14) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.234 (+48) nel Sud Sardegna, 2.553 (+9) a Oristano, 6.371 (+56) a Nuoro, 10.561 (+67) a Sassari.

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E’ durissima la critica rivolta alla Giunta regionale dal segretario regionale del Partito democratico, Emanuele Cani, sull’attuazione del Piano anti Covid-19.

«Prima c’è stata la questione dei dati, poi i tamponi e ora i ritardi nelle vaccinazioni. Ancora una volta dobbiamo constatare la totale inefficienza della Regione davanti all’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. In questo periodo abbiamo sentito solamente proclami, promesse con cui si ventilavano chissà quali soluzioni. Ad oggi, invece, non possiamo che constatare situazioni di disagio in più parti dell’isola. La campagna di vaccinazione è ancora congelata o viaggia a rilento.»

«Più che di riflettori e vetrine è necessario procedere con atti concretiha aggiunto Emanuele Cani -. Si facciano le vaccinazioni, il tracciamento dei contagiati sia reso noto ai sindaci e, allo stesso tempo, siano rese note tutte le fasi che riguardano i contagi. Ancora oggi , continuano ad arrivare segnalazioni di un sistema che va a rotoli, con tempi lunghissimi che non fanno altro che favorire i contagi. La Regione si adoperi concretamente per affrontare l’emergenza. Meno proclami e flash ma atti concreti. Le strutture sanitarie devono essere rese funzionanti e funzionali e si deve intervenire nei territori per fornire il supporto necessario a tutte quelle persone che ne hanno bisogno. Perché c’è l’emergenza Covid-19 ma, è necessario ricordarlo a chi amministra, ci sono anche le altre patologie che proprio a causa della pandemia e di un sistema sanitario che non riesce più a funzionare non vengono più seguite e monitorate.»

«Chi governa – ha concluso il segretario regionale del Partito democraticosi assuma le proprie responsabilità. E intervenga con atti concreti per garantire le cure necessarie ai sardi.»

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«Siamo impegnati in una importante opera di efficientamento del sistema idrico – spiega il presidente della Regione Christian Solinas -. L’acqua è un bene prezioso, e lo è ancor di più in una regione che dipende per il 74% da invasi artificiali. In quest’ottica, abbiamo approvato la progettazione di alcuni interventi ritenuti strategici per l’approvvigionamento idrico dell’Isola e fondamentali per garantire l’accesso all’acqua, che rappresenta la prima ricchezza da tutelare non solo per il presente ma anche e soprattutto per le future generazioni.»

Gli interventi sull’interconnessione tra bacini e sull’efficientamento del sistema proposti dalla Regione Sardegna raggiungono complessivamente un importo che supera i 200 milioni di euro sono frutto della ricognizione effettuata nei mesi scorsi dalla Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero (MIT), che si è avvalsa del supporto tecnico dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna e dell’assessorato dei Lavori pubblici. L’accesso ai finanziamenti è subordinato per il Piano Invasi al rispetto dei requisiti di riparto tra distretti idrografici stabiliti con apposito Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su un orizzonte temporale di attuazione che va dal 2020 al 2028, mentre per il cosiddetto Recovery Fund vige l’obbligo di avviare la fase di affidamento dei lavori entro il 2022 e di completare le opere entro il 2026. È proprio per consentire il rispetto dei termini fissati e garantire così l’accesso ai finanziamenti che è indispensabile finanziare da subito la progettazione di quelle opere che al momento non avevano una dotazione finanziaria che ne consentisse l’avvio, compresa l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni, pareri e nullaosta previsti.

Otto le opere oggetto della progettazione, per un valore complessivo di interventi pari a 240.900.000: il collegamento invasi del Rio Mannu di Pattada a Monte Lerno e del Bidighnzu a Monte Orzastru (3.800.000); gli interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti “Coghinas I” e “Coghinas II”, nei comuni di Santa Maria Coghinas, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sassari, e Porto Torres (3.500.000); l’efficientamento energetico di impianti del sistema idrico multisettoriale regionale (300.000); il riassetto e risanamento funzionale del canale adduttore principale alimentato dai laghi del Medio Flumendosa (800.000); il riassetto funzionale dell’interconnessione fra il lago Flumendosa e la diga di Is Barroccus (1.000.000); il rifacimento della condotta dall’invaso di Sa Forada al partitore per Serrenti B (1.500.000); gli interventi di verifica della sicurezza della diga di Monte Pranu (400.000); il completamento del rifacimento della condotta di adduzione alla rete irrigua dall’invaso del Rio Leni (1.000.000).

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«La diga di Gutturu Mannu è da salvare, ma occorre che ci sia chi si occupa della sua gestione. Le istituzioni interessate diano disponibilità e si organizzino di conseguenza. In caso contrario il destino dello sbarramento è segnato: non si può mettere a repentaglio la sicurezza delle persone lasciando una simile struttura incustodita e non manutenuta, col rischio che si creino invasi non controllati.»

I consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa e Sara Canu, intervengono sulle polemiche degli ultimi giorni.
«Occorre però porsi anche il problema della miniera di ferro di San Leone, al servizio della quale l’invaso era stato realizzato. Si tratta, infatti, di un sito di archeologia industriale di grande interesse e di inestimabile valore ambientale e turistico, le cui strutture residue da troppi anni sono abbandonate all’incuria e ai vandali. È ora che la Regione si ponga il problema di acquisirlo e magari anche di rimettere in opera i binari che la collegavano a Maddalena spiaggia per il trasporto del materiale – concludono Michele Cossa e Sara Canu -. Ci sono implicazioni e potenzialità enormi, e può diventare un elemento di grande attrazione all’interno del Parco regionale di Gutturu Mannu.»

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La Giunta regionale ha stanziato oltre 13 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali sardi, autorizzando la variazione al Bilancio di previsione proposta dall’assessore Giuseppe Fasolino per consentire l’utilizzo delle risorse necessarie a garantire la piena erogazione dei servizi.

«Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, l’impegno della Regione per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria e di cure è continuospiega il presidente della Regione Christian Solinas –La riduzione dei tempi d’attesa in sanità, insieme a una maggiore efficienza del sistema e a un effettivo miglioramento dei servizi, rappresenta un obiettivo prioritario a cui stiamo dando concretezza attraverso l’adozione di misure efficaci e tempestive.»

«Il recupero di tutte le prestazioni rinviate a causa della pandemia è per noi una prioritàaggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -. Ancora prima che il virus arrivasse nell’Isola la Regione ha varato un piano di taglio delle liste d’attesa che ci ha consentito, grazie allo stanziamento di 20 milioni di euro nel triennio in corso, di dare risposte già al termine della prima fase dell’emergenza. Un’impostazione che intendiamo consolidare. Abbiamo messo in campo ogni strumento a disposizione per contrastare il Covid, ma non intendiamo trascurare chi soffre a causa di altre patologie.»

La delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta si inserisce nel quadro delle misure già adottate dalla Giunta regionale per contrastare la crisi sanitaria in corso ed è orientata al miglioramento del sistema sanitario sardo, con evidenti ricadute sulla qualità dei servizi al cittadino.

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Scende il numero dei tamponi eseguiti, 1.496, e scende il numero di nuovi casi positivi accertati in Sardegna, 189. Salgono a 31.667 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano 4 decessi (755 in tutto): due uomini e due donne tra 69 e 81 anni. Le vittime: tre residenti della provincia del Sud Sardegna e una della provincia di Sassari.

In totale sono stati eseguiti 487.320 tamponi. Sono invece 479 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (dato invariato rispetto a ieri), mentre è di 41 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.152. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 13.925 (+177) pazienti guariti, più altri 315 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 31.667 casi positivi complessivamente accertati, 7.128 (+68) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.186 (+42) nel Sud Sardegna, 2.544 (+2) a Oristano, 6.315 (+35) a Nuoro, 10.494 (+42) a Sassari.

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Il 2020 ci ha appena lasciato, sicuramente senza lasciare dietro sé alcun rimpianto, soprattutto, perché è stato l’anno che ha visto l’esplosione e la diffusione della pandemia, che tanti problemi e, soprattutto, dolore ha portato, facendo decine di migliaia di vittime in Italia, centinaia in Sardegna, ed ha provocato una profonda crisi economica, la cui reale portata emergerà soltanto nei prossimi mesi. Nel Sulcis sono poche, pochissime, le cose da salvare in questo anno drammatico, una di queste arriva dal calcio, dal Carbonia, tornato a livelli che non si conoscevano ormai da trent’anni.

I risultati raggiunti dalla società biancoblu nei 1e mesi appena trascorsi, sono sotto gli occhi di tutti: la Coppa Italia di Eccellenza, la promozione in serie D a distanza di 30 anni dall’ultima esperienza vissuta nel calcio nazionale nella stagione 1989/1990 nel campionato Interregionale e, infine, il 6° posto in serie D dopo le prime 9 giornate, con una partita da recuperare. Il tutto, è maturato in due stagioni calcistiche tormentate per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno portato prima all’interruzione anticipata del campionato di Eccellenza dopo la 23ª giornata (1 marzo, vittoria per 3 a 1 a Uri), quando la squadra di Andrea Marongiu guidava brillantemente la classifica con 6 punti di margine sulla più immediata inseguitrice, il Castiadas; poi al rinvio di alcune partite e alla temporanea sospensione del calendario, nel girone G del campionato di serie D, con la squadra brillantemente guidata dal neo tecnico Marco Mariotti che, alla ripresa, ha infilato tre risultati positivi, pari interno con il Nola e due convincenti vittorie a Cassino (4 a 0) e sul Latte Dolce Sassari (3 a 2), scalando la classifica fino alla sesta posizione, con una partita ancora da recuperare.

Questa brillantissima annata calcistica, assume un valore ancora maggiore se, alle problematiche determinate dall’emergenza sanitaria, si abbinano quelle scaturite dal contenzioso sempre più duro tra la società ed il comune di Carbonia sull’utilizzo dello stadio “Carlo Zoboli”, chiuso ormai da due mesi, con la squadra costretta ad allenarsi e a giocare le partite “casalinghe” sui campi della Provincia (Villamasargia, Siliqua, Giba e Santadi).

Il 2021 appena iniziato, sul piano prettamente sportivo, inizia con prospettive assai promettenti. Il percorso avviato con l’affidamento della guida tecnica alla coppia formata dal direttore sportivo Andrea Colombino e dal tecnico Marco Mariotti, con un gruppo molto giovane (il Carbonia è la squadra con l’età media più bassa, intorno ai 21 anni e 1/2 del girone G della serie D), è in evoluzione e porta con sé tutte le caratteristiche per un’ulteriore crescita. Sul piano extratecnico, purtroppo, ha ricevuto in eredità dal 2020 un’eredità pesantissima, per molti versi paradossale, con una squadra orfana della “sua casa”, il Comunale “Carlo Zoboli”. Nell’emergenza, la reazione è stata straordinaria, ma non è pensabile ritenere che, alla distanza, questa situazione non finisca con il pesare anche sui risultati tecnici. Il problema va risolto, facendo tutto il possibile e, qualora fosse necessario, anche qualcosa di più, per riavvicinare le posizioni tra la società ed il comune di Carbonia, per il superamento del contenzioso in atto ormai da troppo tempo. Tutto ciò, anche perché lo stadio necessita di importanti interventi strutturali per essere idoneo ad ospitare le partite del campionato di serie D non più in deroga, come è accaduto ad inizio stagione, e sono in arrivo le risorse stanziate dalla Giunta regionale, 150.000 euro. Una volta impiegate, l’impianto non potrà continuare a restare chiuso, con la squadra ancora costretta a migrare sui campi della Provincia.

Giampaolo Cirronis

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Alle 6.15 di stamane, ad Arbus, in località “Is Arenas”, i carabinieri della stazione di Montevecchio hanno denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza, un 48enne del luogo. L’uomo, mentre si recava presso il proprio terreno agricolo, è finito contro la sbarra d’ingresso della casa di reclusione di Is Arenas, in località “Bau”, nel comune di Arbus. I militari intervenuti hanno richiesto, come dovuto ai sensi del codice della strada, l’intervento di una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Villacidro, munita di etilometro, per l’esecuzione del relativo esame constatando che il conducente del mezzo era positivo al test “alcolemico” con tasso di 2,00g/l, mentre si trovava alla guida di un’autovettura Mitsubishi L200, di sua proprietà. I carabinieri gli hanno ritirato la patente.