26 April, 2024
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Sono 175 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.674 i test eseguiti. Salgono a 37.051 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 552.759 tamponi.

Si registrano 3 decessi (949 in tutto). Sono 464 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), 45 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.589. I guariti sono complessivamente 18.556 (+97), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 448.

Sul territorio, dei 37.051 casi positivi complessivamente accertati, 8.517 (+50) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.118 (+7) nel Sud Sardegna, 3.004 (+10) a Oristano, 7.440 (+33) a Nuoro, 11.972 (+75) a Sassari.

 

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Lo stadio comunale Is Collus di Santadi ospita questo pomeriggio (inizio ore 14.30), a porte chiuse, il derby tra il Carbonia di Marco Mariotti ed il Muravera di Francesco Loi, per la 13ª giornata di andata del girone G del campionato di serie D. Dirige Simone Gavini di Aprilia, assistenti di linea Davide Lanzellotto di Roma 2 e Vickraj Andrea Gookooluk di Civitavecchia. Muravera e Carbonia, nell’ordine di posizione in classifica, sono le due squadre sarde che hanno iniziato meglio questo campionato tormentato dall’emergenza sanitaria per la diffusione del Coronavirus. Il Muravera ha giocato 9 partite, vincendone 5, pareggiandone 3 e perdendone una sola, con il Cassino 3 a 0, alla sesta giornata. 15 i goal segnati, 9 quelli subiti. Deve recuperare tre partite, le ultime tre in calendario prima di quella di oggi: in casa con la vicecapolista Latina, sul campo della Vis Artena e in casa con la capolista Monterosi (tre squadre che non ha ancora affrontato anche il Carbonia). Con 18 punti si trova attualmente al sesto posto.

Il Carbonia, con 17 punti, si trova subito dietro il Muravera, al 7° posto, ma ha disputato due partite in più, vincendone 4 (con Torres e Latte Dolce in casa, Cassino e Giugliano in trasferta), pareggiandone 5, tutte per 1 a 1, e perdendone due (in casa con il Savoia, 0 a 2, unica partita nella quale non ha segnato almeno un goal, e ad Angri con la Nocerina). La squadra di Marco Mariotti è sicuramente una delle più belle sorprese di questo avvio di stagione. Deve recuperare la partita interna con l’Insieme Formia.

Il derby odierno racchiude motivi di interesse, oltre che tecnici, per la presenza nelle fila del Muravera di ben quattro ex protagonisti della splendida stagione 2019/2020 del Carbonia in Eccellenza, culminata con la conquista della Coppa Italia e la promozione in serie D, due in campo e due nello staff tecnico e dirigenziale. Gli ex in campo sono Marcello Angheleddu, lo scorso anno capitano biancoblù, ed il giovane fuoriquota Gioele Zedda; Sebastian Puddu è il direttore sportivo, Francesco Setzu è uno dei componenti del Consiglio direttivo.

Marco Mariotti deve rinunciare ancora a Fabio Mastino e Tamirr Berman, infortunati, e ha convocato 20 calciatori: Carboni, Salvaterra, Bagaglini, Costa, Cestaro, Fredrich, Piredda, Tetteh, Russu, Serra, Stivaletta, Cappai, Palombi, Cannas, Bigotti, Soumare, Gjuci, Odianose, Isaia, Agostinelli.

Sugli altri campi, si giocano il derby sassarese Torres-Latte Dolce, in palio punti pesanti per allontanarsi dalla zona calda della classifica; Lanusei-Cassino; Nocerina-Arzachena; Nola-Giugliano; Insieme Formia-Savoia; Team Nuova Florida-Gladiator e Vis Artena-Latina. E’ stata rinviata la partita tra Monterosi e Afragolese, per la presenza di alcuni calciatori positivi al Covid-19 nelle fila della capolista.

  

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«Oggi per noi è una data importante, perché vediamo la fine di un percorso che abbiamo iniziato poco più di un mese fa e per il quale avevamo preso un impegno forte con la Regione: concludere i lavori per la terapia intensiva Covid. Abbiamo centrato il risultato.»

Così, questa mattina, il commissario dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, ha aperto l’incontro di inaugurazione della nuova terapia intensiva Covid da 30 posti, nella stecca bianca di viale San Pietro.

All’inaugurazione della struttura, questa mattina, erano presenti, il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità Mario Nieddu. Quindi ancora, il rettore dell’Università sassarese Gavino Mariotti, il sindaco di Sassari Nanni Campus, il prefetto Maria Luisa D’Alessandro e l’arcivescovo Gian Franco Saba.

A fare gli onori di casa, il commissario straordinario dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, il direttore sanitario dell’Aou Bruno Contu e il direttore di Anestesia e Rianimazione professor Pier Paolo Terragni.

Una superficie di circa 1.300 metri quadrati in cui, nei giorni scorsi, dopo la conclusione dei lavori edili avvenuta il 6 gennaio scorso, sono stati installati i letti, i monitor parametrici, le pompe infusionali, i telefoni, i computer, gli armadi, i carrelli medicali ed asservitori. Sono state predisposte le stanze per il personale infermieristico e medico, le telecamere per il controllo a distanza dei pazienti collegate con la stanza di monitoraggio.

La conclusione dell’allestimento consentirà, nel più breve tempo possibile, il trasferimento dei pazienti dalle terapie intensive Covid del Palazzo Clemente e delle Malattie infettive.I lavori edili di adeguamento della terapia intensiva Covid da 30 posti si sono chiusi il 6 gennaio, cioè dopo soli 30 giorni dal loro avvio e come previsto dalla delibera di Giunta regionale 58/3 del 20 novembre 2020 (piano dei 40 giorni).

I lavori di potenziamento della struttura per il Coronavirus sono stati effettuati grazie al bando di gara aperta, indetta a livello nazionale dal commissario per l’emergenza sanitaria Covid, Domenico Arcuri, che ha consentito di intervenire proprio per la ristrutturazione e l’adeguamento della Terapia intensiva.

Si è trattato di opere urgenti realizzate a tempo di record e hanno riguardato la realizzazione delle pavimentazioni e dei rivestimenti, il completamento e adattamento all’emergenza degli impianti elettrici, telefonici e trasmissione dati, degli impianti di sicurezza, telecamere, antincendio, condizionamento e gas medicali. I lavori erano stati consegnati il 2 dicembre al raggruppamento temporaneo di impresa formato dalla Intercantieri Vittadello Spa di Pordenone e dalla Tepor Spa di Cagliari. Il 7 dicembre gli operai avevano iniziato le opere edili per concluderle il 6 gennaio scorso.

«È importante che la struttura inizi ad operare già dalla prossima settimanaha ripreso Antonio Lorenzo Spanoperché si abbia una ricaduta forte e si abbia una risposta più incisiva, soprattutto per il Covid. Nei prossimi mesi lavoreremo per cambiare un po’ la fisionomia di questa terapia intensiva. Non appena il Covid avrà finito di cambiare le nostre vite questa struttura verrà utilizzata come terapia intensiva ordinaria.»

E infatti, finita la pandemia, seguirà una ulteriore fase di lavori che porterà la Rianimazione alla sua conformazione definitiva, con 23 posti letto.

«L’attuale emergenza Covidha aggiunto il professor Pier Paolo Terragnirappresenta il catalizzatore di un evento unico nel panorama costruttivo, organizzativo e assistenziale che darà vita alla realtà che oggi stiamo inaugurando. Questa struttura rappresenta la sintesi di tutti gli sforzi assistenziali di tante persone, professionisti e tecnici che hanno dato il cuore nella lotta contro una malattia grave e difficile nelle sue cure più complesse.»

Un ringraziamento quindi è andato all’Ufficio tecnico aziendale per la progettazione e il completamento delle dotazioni tecniche.

Secondo il direttore della struttura, la “TI30” rappresenta «un’occasione per cogliere, da un evento tra i più negativi della storia professionale, un’opportunità di rinascita e dove le professionalità dei prossimi anestesisti della Scuola di Sassari potranno crescere e perfezionarsi».

Intanto, proprio nei giorni scorsi, l’Aou di Sassari ha approvato gli atti e ratificato la graduatoria del concorso unificato, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 18 posti di specialisti in Anestesia e Rianimazione.

Sono 39 gli idonei del concorso regionale che ha visto la partecipazione di circa 50 specialisti su 70 iscritti.

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Venerdì 22 gennaio 2021, nella sede della provincia di Sassari, la Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara ha presentato alla provincia di Sassari, ai comuni di Alghero, Olmedo, Porto Torres, Putifigari e Sassari, all’arcidiocesi di Sassari e alla diocesi di Alghero-Bosa, la proposta progettuale per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara del Nord-Ovest nel Territorio della Nurra.

La proposta prevede la costruzione di un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso lungo i Cammini storici della Nurra da percorrere a passo lento in 11 tappe per una lunghezza complessiva di circa 200 km con lo scopo di creare un prodotto turistico nuovo fondato sulla valorizzazione integrata delle risorse territoriali e finalizzato ad estendere le stagioni dei flussi turistici e a sostenere la transizione ecosostenibile dello sviluppo della Sardegna.

Si tratta di una proposta facente parte di un progetto più complessivo esteso a tutte le aree minerarie dismesse della Sardegna con lo scopo di creare un brand identitario del turismo lento minerario della Sardegna che, oltre al Cammino Minerario di Santa Barbara già operativo nel Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese, prevede la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara del Centro-Sud nell’Ogliastra Barbagia di Seulo Sarcidano e del Cammino Minerario di Santa Barbara del Sud-Est nel Sarrabus Gerrei.

Dopo la presentazione sono intervenuti l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietrino Fois, che ha convocato e coordinato l’incontro, il sindaco di Sassari Nanni Campus, il sindaco di Alghero Mario Conoci, il sindaco di Olmedo Mario Antonio Fadda, il sindaco di Putifigari Giacomo Contini, il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas ed il rappresentante dell’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba, dichiarandosi unanimemente favorevoli alla sottoscrizione del protocollo d’intesa che darà avvio alla realizzazione del progetto.

Mentre il vescovo di Alghero-Bosa monsignor Mauro Maria Morfino ha fatto pervenire la sua adesione al progetto, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais è intervenuto in remoto dichiarando il pieno sostegno del progetto che aveva avuto modo di conoscere in precedenza.

 

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«La legge di riforma degli Enti locali, che prevede anche l’istituzione della Città metropolitana di Sassari, deve arrivare subito in aula perché oramai da troppi mesi si attende quel riordino dell’architettura istituzionale dell’isola che darà più forza e più ruolo alle comunità locali. Tutto questo si tradurrà in servizi migliori a favore della collettività ma anche in una più funzionale pianificazione e programmazione strategica dei singoli territori. Come abbiamo detto più volte sarà un primo passo a cui dovranno immediatamente farne seguito altri per dare poi funzioni e risorse agli enti intermedi e ovviare a tutte le criticità emerse in questi anni di caos istituzionale creato prima dal DDl Del Rio e poi dalla riforma regionale approvata nello scorso mandato.»

Lo afferma in una nota il consigliere regionale del gruppo Cambiamo UDC Antonello Peru.

«La proposta di legge di Riforma degli Enti locali ha ottenuto già dal mese di ottobre il via libera definitivo nelle commissioni consiliari, è arrivato dunque il momento di far arrivare in consiglio un provvedimento che porterà ad avere un maggiore equilibrio tra le diverse aree dell’isolaaggiunge Antonello Peru -. Equilibrio che fino ad oggi è mancato e che sempre più spesso fa pensare ad una regione che vada a velocità diverse, sia per quanto riguarda il livello dei servizi messi a disposizione dei cittadini che soprattutto per i finanziamenti e le risorse. L’istituzione della Città metropolitana di Sassari risponde proprio all’esigenza di poter avviare una programmazione di area vasta, dal punto di vista anche della realizzazione di infrastrutture, per dare prospettive di crescita e sviluppo a tutto il territorio, dai centri più piccoli a quelli più grandi. Lo stesso discorso vale anche per le Province che con il nuovo assetto avrebbero la possibilità di unirsi e di poter anch’esse avviare una pianificazione territoriale più adeguata. Ma si darebbe anche ai comuni e ai cittadini quel riferimento istituzionale intermedio che in questi anni è stato svuotato di funzioni e di risorse. Gli effetti li vediamo anche in questi giorni quando si parla degli interventi necessari nelle strade provinciali.

La conclusione del processo di riforma degli Enti locali deve quindi essere considerata una priorità.»

«Ed una priorità deve essere anche velocizzare il più possibile il lavoro sulle risorse che arriveranno dall’Europa, Recovery Fund e Obiettivo 1. È un’opportunità storica che abbiamo per ridisegnare la Sardegna, per farla uscire dalla situazione di stallo che ha impedito fino ad oggi un reale sviluppo, per renderla moderna, competitiva e tecnologicamente al passo con il resto dell’Europa, per dare valore agli elementi trainanti della nostra economia: l’agricoltura, il turismo, le nostre tradizioni, le nostre zone interne, i prodotti della nostra terra. Possiamo finalmente realizzare quelle infrastrutture funzionali ad una vera e propria svolta che coniughi le esigenze economiche con quelle della tutela ambientale, per migliorare il trasporto pubblico e privato, dimezzando tempi di percorrenza e unendo non solo più idealmente le coste con le zone interne, i grandi centri con i più piccoli. Ma anche digitalizzare e quindi velocizzare tutto il nostro apparato amministrativoconclude Antonello Peru -. In definitiva, questa è una vera sfida da vincere, quella svolta di cui la nostra regione ha bisogno, ma dobbiamo costruirla tutti assieme, per una volta senza fare barricate ideologiche, senza dividerci, remando concretamente tutti nella stessa direzione. Che poi è quello che anche nel 2020 forse davvero ci è mancato più di ogni altra cosa.»

 

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Sono 191 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.649 i test eseguiti. Salgono a 36.876 i casi dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 550.085 tamponi.

Si registrano 10 decessi (946 in tutto). Sono 457 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8 rispetto al dato di ieri), 46 (-6) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.520. I guariti sono complessivamente 18.459 (+167), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 448.
Sul territorio, dei 36.876 casi positivi complessivamente accertati, 8.467 (+36) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.111 (+21) nel Sud Sardegna, 2.994 (+17) a Oristano, 7.407 (+44) a Nuoro, 11.897 (+73) a Sassari.

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E’ positivo il giudizio di Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL sullo stato dell’iter del progetto Eurallumina.

Si è svolta ieri, in modalità web conference la riunione, richiesta dalle organizzazioni sindacali territoriali regionali, sulla vertenza Eurallumina, alla presenza della sottosegretaria Alessandra Todde, per gli assessorati regionali dell’Industria e Lavoro l’assessora Anita Pili e l’assessora Alessandra Zedda, oltre alla Società Eurallumina, il direttore del servizio Energia del Mise Gilberto Dialuce e le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec.

«Nella breve introduzione si legge in una nota dei segretari territoriali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai, e Pierluigi Loi – la società Eurallumina ha confermato la volontà di voler riavviare gli impianti appena possibile e, su pressione della proprietà, a portare avanti i progetti pianificati per arrivare alla marcia degli stessi nel 2023. La sottosegretaria Alessandra Todde ha illustrato in modo dettagliato l’iter legislativo confermando che il Dpcm previsto dal D.L. semplificazioni, legato all’infrastrutturazione energetica della Sardegna, è il primo che verrà preso in esame da Palazzo Chigi. Il Dpcm, definita la fase concertativa, oramai agli step conclusivi, è stato inviato nelle sedi degli uffici legislativi dei Ministeri e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel provvedimento, oltre al recepimento del D.L. relativo all’infrastruttura immateriale della Virtual Pipe Line per il trasporto del metano in Sardegna, grazie ad accordo specifico con Snam, edil progetto di un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione del GNL, sono inclusi altri provvedimenti considerati strategici. Nello specifico si prevede di classificare come “strategico” per l’applicazione del PNIEC il progetto per il riavvio dello stabilimento Eurallumina, le opere di collegamento a Eurallumina e alla Centrale Enel da riconvertire da carbone a gas. Inoltre novità importante, al fine di ottimizzare la tempistica, è stato previsto l’inserimento del progetto relativo all’escavo del porto, infrastruttura indispensabile per dare piena attuazione agli altri interventi di sviluppo dell’area industriale di Portovesme funzionali allo sviluppo industriale e commerciale dell’intero territorio.»

«Nella riunioneconcludono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loiè emersa l’importante fase concertativa tra tutti i soggetti interessati funzionali alla ripartenza dello stabilimento, ma più complessivamente per garantire nuove opportunità di sviluppo con un progetto moderno, in linea con gli interventi strutturali del Recovery Fund. Esprimiamo apprezzamento per la fase avanzata dell’iter, tuttavia abbiamo ribadito la necessità di avere una tempistica certa ed un cronoprogramma funzionale alla ripartenza prevista.»

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E’ stata inaugurata oggi, a Domusnovas, “La Residenza del Parco”. Si tratta di un altro importante progetto portato a termine riguardante l’assistenza agli anziani, dopo la residenza Santa Maria Assunta, ha detto il sindaco, Massimiliano Ventura.

«Si tratta di una struttura residenziale destinata all’ospitalità delle persone non autosufficienti che non possono stare sole a casa e a chi è impossibilitato a stare all’interno delle famiglie. Oggi possono così vivere circondate dal verde e assistite dal personale altamente qualificato. La struttura inoltre ha concluso Massimiliano Venturadiventa un importante punto di riferimento anche per le comunità limitrofe e non solo.»

 

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Il Coronavirus ha fatto 2 vittime a Carloforte. Ne ha dato notizia questa sera il sindaco, Salvatore Puggioni, nel corso del consueto intervento video sulla pagina Facebook istituzionale. Si tratta di persone anziane, con altre patologie, per le quali il contagio da Covid-19, purtroppo – come ha sottolineato Salvatore Puggioni – è stato fatale e non consola il fatto che avessero altre patologie. Le 2 vittime del Coronavirus di oggi, con quella registrata a Sassari nella prima fase la scorsa primavera, portano a 3 il bilancio complessivo dei decessi per la comunità di Carloforte.

L’ultimo aggiornamento a Carloforte registra 1 persona guarita clinicamente dal Covid-19, 4 persone negativizzate e 2 nuovi casi di positività. Le persone attualmente positive sono 12, delle quali una sola ospedalizzata, in buone condizioni di salute. Le persone in quarantena sono 21. Nell’Isola sono stati effettuati fino ad oggi 200 test antigenici rapidi.

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Le squadre di Abbanoa hanno programmato una nuova campagna di sostituzione dei vecchi contatori nel comune di Iglesias: l’iniziativa riguarda 580 utenze con apparecchi che ormai hanno più di dieci anni di attività. È la vita media di un contatore, in termini di corretta misurazione e di efficienza: oltre i dieci anni tende a sotto-registrare i consumi, con un valore di errore sempre crescente nel tempo, che si può stimare in circa il 10 per cento dei consumi giornalieri di un’utenza domestica.

Il parco contatori in dotazione ai clienti è costantemente monitorato all’insegna della certezza dei consumi. Abbanoa ha ormai avviato una fatturazione regolare ogni tre mesi basata esclusivamente sulle letture effettive dei contatori (tranne per i casi dove il contatore è all’interno dell’abitazione e non è stato possibile contattare il cliente). Assieme alla campagna di sostituzione dei contatori saranno effettuate anche le letture. Gli operatori di Abbanoa sono muniti di tablet georeferenziati che consentono di caricare i dati direttamente nel sistema informatico ed eseguire la fotografia dei numeri indicati dai misuratori a garanzia dell’esattezza della lettura. La certificazione dei dati caricati, inoltre, è garantita tramite l’innovativa tecnologia informativa “blockchain”.