18 April, 2024
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Si terrà domani 22 marzo la seconda giornata di sciopero programmata da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil con la fermata totale della Centrale Enel Grazia Deledda, dopo quella dell’8 marzo, quando un guasto a Fiume Santo aveva impedito lo stop nel Sulcis per ragioni legate alla sicurezza della rete. In concomitanza con la giornata di mobilitazione si svolgerà un presidio, davanti ai cancelli della centrale, dalle 8.00 alle 12.00.
Dalle 23.00 di stanotte fino alle 23.00 di domani, l’impianto non produrrà energia elettrica per la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici Enel che si inserisce nel quadro della mobilitazione nazionale contro Enel ma che nel Sulcis Iglesiente assume una valenza specifica: «Non c’è un piano industriale in vista della dismissione di una centrale che garantisce la stabilità della rete regionale e che, nei piani di Enel, non ha alcuna prospettiva per i lavoratori diretti e degli appalti impiegati e nemmeno una alternativa seria allo smantellamento», denunciano i segretari Francesco Garau (Filctem), Gianrico Cuboni (Flaei) e Pieluigi Loi (Uiltec).
«I progetti di Enel si limitano all’utilizzo delle batterie elettrochimiche sparse per l’Isola e provenienti da produzioni in paesi extraeuropei con una tecnologia che non è ancora matura per la conservazione a lungo termine, a prova di sicurezza e stabilità della rete, dell’energia prodotta da rinnovabili. Non a caso i sindacati sostengono da tempo la necessità di un mix energetico fra rinnovabili, gas e idroelettrico che salvaguardi la sicurezza del sistema nella transizione.»
Dopo l’avvio della mobilitazione nazionale e degli scioperi contro le politiche portate avanti da Enel – azienda che in Sardegna occupa 1500 lavoratori – la vertenza si è ulteriormente inasprita a causa dell’imposizione unilaterale di nuovi orari di lavoro: «L’azienda disattende gli accordi sindacali firmati che garantivano un equilibrio nei turni di lavoro, reperibilità e riposispiegano i segretari regionali -. Le carenze di organico non possono essere scaricate sui lavoratori programmando turni disumani e potenzialmente dannosi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici».
Per questa ragione, il tema è stato portato all’attenzione del prefetto di Cagliari che si è impegnato a sottoporre la questione alla ministra Calderone.
Più in generale, le ragioni della protesta che vede impegnati i sindacati unitariamente a livello nazionale e locale, sono tese a contrastare il tentativo di Enel di esternalizzare attività strategiche e tagliare gli investimenti per la transizione energetica mettendo a rischio i lavoratori diretti e degli appalti.

«Subito un incontro con l’assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Fasolino e con la Commissione Industria del Consiglio regionale per affrontare la vertenza relativa all’incertezza economica che interessa la Sotacarbo.»

La richiesta di incontro arriva dalle segreterie FILCTEM-CGIL SSO, FLAEI-CISL Sardegna e UILTEC-UIL Sardegna, per le quali «si rende necessaria perché proprio ieri l’azienda ha comunicato ai dipendenti di non essere in grado di pagare gli stipendi per carenza di liquidità. Eppure dopo la nomina del nuovo Presidente avvenuta a febbraio ed il successivo finanziamento del CEEP-3, le organizzazioni sindacali erano state rassicurate che per la vertenza si sarebbe trovata una soluzione».

«Ricordiamo si legge in una notache in occasione dell’assemblea straordinaria dei soci che si è tenuta in data 18 giugno 2021, la Regione, in qualità di socio, ha ribadito il ruolo centrale di Sotacarbo nel panorama della ricerca scientifica regionale, e ha inoltre, dichiarato che attraverso opportuna delibera avrebbe ricapitalizzato l’azienda tramite il versamento verso Sotacarbo di 2,5 M€, divenuti poi in realtà 2,3 milioni di Euro. A questo si aggiunge l’approvazione nell’ultima finanziaria di un fondo per i prossimi tre anni. Tuttavia, questi provvedimenti non pare abbiano prodotto i risultati sperati in quanto, a oggi, non applicati per talune interpretazioni normative. Questo grave ritardo sta avendo conseguenze sulle attività di ricerca e mettendo a rischio il pagamento di fornitori e stipendi già dai prossimi mesi.»

«La Regione Sardegna deve essere conseguente agli impegni presi e tutelare un centro di ricerca di eccellenza come Sotacarboaggiungono le tre segreterie sindacali -. Qui siamo al paradosso: da una parte, e negli organi di stampa, si parla dell’attività e della grande occasione di questo centro ricerca e dall’altra si devono fare i conti con questo clima di profonda incertezza.»

«Ricordiamo che è cronaca di qualche giorno fa l’annuncio del presidente della Regione circa il finanziamento nazionale di 12 milioni di euro per recuperare i locali dell’ex ufficio tecnico della Grande miniera di Serbariu a Carbonia e per realizzare, nel Centro ricerche, un laboratorio avanzato di valenza internazionale per la produzione di idrogeno e altri combustibili da energia rinnovabileconcludono i segretari Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi -. Questo comportamento appare surreale, da un lato il presidente Christian Solinas proclama i risultati raggiunti dalla Sotacarbo, dall’altra la burocrazia regionale mortifica il lavoro dei ricercatori oramai punto di riferimento nel panorama internazionale della ricerca stessa.»

 

Il Consiglio regionale, in occasione della discussione sulla Finanziaria ha approvato l’emendamento che prevede le risorse per la Sotacarbo. «Non sono certo sfuggite le polemiche, la diatriba trasversale tanto che alla fine si è ricorso al voto segreto passato per tre soli voti di differenzascrivono in una nota i segretari sindacali di categoria Filctem Cgil Emanuele Madeddu, Flaei Cisl Gianrico Cuboni e Uiltec Uil Pierluigi Loi -. Durante la discussione non sono passate inosservate le parole contro una realtà che continua a rappresentare un’eccellenza fuori dalla Sardegna.»
«Il Centro ricerche della Regione, con sede a Carbonia e partecipato dall’Enea, la più importante agenzia di ricerca nazionale. Ricordando l’impegno, manifestato lo scorso anno dai Capigruppo al Consiglio regionale, proprio per salvare questa importante struttura, apprendiamo con stupore che qualcuno definisce queste risorse “marchetta” aggiungono i tre segretari -. A questo punto non possiamo che cogliere l’occasione per invitare tutti i consiglieri regionali a visitare il Centro Ricerche Sotacarbo, in modo da potersi giovare, alla fine della visita, di un’ampia conoscenza della struttura e di tutto ciò che all’interno si studia. Finanziare i centri ricerca pubblici non può mai essere considerato una marchetta ma un segno di maturità istituzionale e di fiducia nella scienza.»

 

«Per due giorni la Sardegna è stata al centro di un importante dibattito internazionale sull’energia ed il futuro dell’industria. Un’iniziativa promossa dalla Sotacarbo con interventi provenienti dal mondo accademico e dell’industria, nella quale sono stati affrontati temi importanti legati al futuro del sistema industriale sardo in un contesto complicato come quello della transizione energetica. Durante il dibattito sono emerse le potenzialità della Sotacarbo, da sempre attiva nei settori delle tecnologie low carbon e dell’efficienza energetica. Con grande rammarico si è constatata l’assenza delle istituzioni regionali, unica breve presenza quella dell’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari FILCTEM-CGIL Sardegna Sud Occidentale Emanuele Madeddu, FLAEI-CISL Sardegna Gianrico Cuboni e UILTEC-UIL Sardegna Pierluigi Loi.

«Dagli interventi dei vari relatori è emersa l’assenza di un programma industriale regionale, in grado di affrontare con lungimiranza questa difficile fase storicaaggiungono i tre segretari sindacali -. Appare evidente come il tema della transizione energetica non rivesta una priorità per le istituzioni sarde. E’ necessario che dalla Regione Sardegna ci sia una maggiore sensibilità verso un argomento che non è slegato dal contesto economico, produttivo, ambientale e sociale. La complessità delle problematiche e la rilevanza delle conseguenze derivanti da qualunque scelta richiedono: responsabilità, consapevolezza e coinvolgimento dell’opinione pubblica e del mondo dell’industria e della ricerca. Servono iniziative, progetti e programmi che vadano oltre i proclami e scarni comunicati stampa. In un contesto dove a livello europeo e nazionale si punta sempre di più sulla ricerca, fa preoccupare che la regione Sardegna vada nella direzione opposta. Ad oggi non si hanno notizie da parte della RAS relative all’approvazione del piano industriale presentato da Sotacarbo ormai già da diversi mesi, esso risulta essere necessario per poter permettere al centro ricerche di operare con una programmazione adeguata delle attività. Inoltre, in questi giorni circola sempre con maggiore insistenza l’ipotesi che non vengano erogati gli stipendi, questo rappresenterebbe uno schiaffo ai lavoratori e alla ricerca della Sotacarboconcludono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pieluigi Loi -. La politica tenga fede agli impegni assunti, altrimenti sarà necessario portare le istanze a chi deve dare risposte.»

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«In data 9 febbraio è stata premiata la determinazione e la tenacia dei lavoratori Sotacarbo che per mesi, supportati dalle OO.SS. Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, UIltec-Uil, hanno portato avanti diverse iniziative tra sit-in, assemblee e in ultimo lo sciopero presso la sede di Rappresentanza della Regione Sardegna. Con mesi di ritardo finalmente la delibera n° 62/14 del 4 dicembre 2020 è stata resa nota, ed è stato espresso, dal presidente Christian Solinas, il nome del componente mancante all’interno del Consiglio di Amministrazione della società stessa.»

I segretari delle tre organizzazioni sindacali, Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi, e i tre della RSU Ivo Puddu, Andrea Porcu ed Alberto Plaisant, salutano così la notizia della nomina dell’ing. Mario Porcu quale rappresentante della Regione Sardegna nel Cda della Sotacarbo.

«L’auspicio è che non vi siano ulteriori ritardi che possano compromettere le ricerche, e dar seguito a progetti scientifici in ambito energetico peraltro strategici anche per la nostra Isola – aggiungono -. I prossimi importanti passi riguardano l’Assemblea ordinaria e straordinaria tra i soci (Regione Autonoma della Sardegna ed ENEA-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) fissata per i giorni 11 e 15 febbraio finalizzata all’acquisizione delle quote di maggioranza da parte della Regione. Essenziale per il proseguo delle attività è il “fondo di dotazione” (da inserire in finanziaria regionale) che consenta a Sotacarbo di partecipare a bandi di ricerca nazionali ed europei.»
«Come OO.SS. vigileremo attentamente affinché la società possa esprimere quanto prima tutto il suo potenziale ed a tal fine verrà chiesto un incontro con l’assessore Giuseppe Fasolino ed al nuovo Presidente. È importante sottolineare – concludono che i ricercatori Sotacarbo lavorano da anni su temi in linea con le strategie europee di sviluppo del settore energetico a basse emissioni di anidride carbonica e con le loro competenze sono riusciti a ritagliarsi una altissima credibilità nel panorama scientifico internazionale.»

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«Tutti gli impegni presi dall’assessore Fasolino e dal presidente Solinas sulla Sotacarbo sono stati disattesi.» E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea generale tenutasi oggi per esaminare la grave situazione economica che sta attraversando il Centro Ricerche.
«Ad aggravare ulteriormente il quadro complessivo è il silenzio assordante da parte della RAS (socio al 50%) verso il Socio ENEA, i vertici Sotacarbo e le OO.SSsi legge in una nota firmata dai segretari Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi e dai rappresentanti della RSU Ivo Puddu, Alberto Plaisant ed Alberto Porcu -. Negli ultimi mesi TUTTI i tentativi formali ed informali fatti per affrontare i problemi strutturali della Sotacarbo con la RAS sono stati IGNORATI. Questo ha generato il quasi totale blocco delle attività di ricerca, METTENDO A RISCHIO GLI STIPENDI DEI LAVORATORI.»
«L’assemblea si interroga su come sia possibile che gli impegni assunti dalla massima carica del Governo regionale vengano disattesi nel silenzio generale, quando da parte di tutte le forze politiche (di maggioranza e opposizione) è sempre stata riconosciuta la qualità del lavoro svolto dai Ricercatori Sotacarbo e la valenza strategica che l’azienda riveste nel settore delle tecnologie a basse emissioni inquinanti a livello nazionale ed internazionaleaggiungono i rappresentanti dei lavoratori -. Un’ulteriore fonte di forte preoccupazione è la notizia che ad OGGI il socio RAS non ha confermato la presenza all’assemblea ordinaria e straordinaria convocata per l’11 febbraio (prima convocazione) e per il 15 febbraio (seconda convocazione) nella quale si deve formalizzare il passaggio al 51% delle quote da parte della RAS, come già ipotizzato nel mese di luglio.»
«L’Assemblea prende atto dell’immobilismo della RAS e concorda la necessità di intraprendere una iniziativa forte e duratura, volta a sensibilizzare le parti in causa a rispettare gli impegni presi, ed evitare che la Sardegna lasci morire nel silenzio un’eccellenza della ricerca. Sulla base di quanto descritto l’Assemblea di concerto con le OO.SS territoriali e regionali, decide di proclamare uno sciopero permanente, nel rispetto delle normative Covid-19, a partire dal 9 febbraio presso la presidenza della Regione Sardegna (villa Devoto Cagliari) e mercoledì 10 presso il Consiglio regionale della Sardegna al fine di sensibilizzare anche i Capigruppo sul fatto che nelle ultime settimane nulla è cambiatoconcludono i rappresentanti dei lavoratori -. Lo stato di agitazione non terminerà sino a quando non verrà affrontata concretamente la vertenza Sotacarbo, oramai in una condizione di forte drammaticità, per questo motivo si proseguirà con un Sit-In permanente presso la sede della Presidenza della Regione.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, questa mattina, in videoconferenza, si è impegnato a valorizzare e rilanciare l’attività della Sotacarbo. «Nel corso dell’incontro si legge in una nota dei segretari della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale Emanuele Madeddu, della Flaei Cisl Sardegna Gianrico Cuboni e della Uiltec Uil Sardegna Pierluigi Loiè stata ribadita la centralità della Sotacarbo nel panorama scientifico regionale e nazionale considerata oramai un’eccellenza. Dal Governatore arriva l’impegno per far si che entro breve tempo siano formalizzati i passaggi per portare le quote della Regione da 50 al 51 per cento. Inoltre saranno stabilite le procedure per garantire il fondo di dotazione necessario per il funzionamento del centro ricerche investimenti, cofinanziamenti Dal governatore anche l’impegno per trovare una soluzione rapida per la nomina del nuovo Presidente. Su questo punto come sindacati e con il presidente siamo rimasti d’accordo sul fatto che il nuovo presidente, che sarà scelto tra figure di alto profilo, dovrà avere elevate e comprovate capacità scientifiche e manageriali.»

«Esprimendo un cauto ottimismoconcludono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loinon possiamo che attendere ora la concretizzazione degli impegni assunti che dovrebbero definirsi nella riunione concordata oggi e prevista per martedì prossimo, 19 gennaio.»

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Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil manifesteranno nuovamente con i lavoratori Sotacarbo martedì 12 gennaio davanti al Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

Nei giorni scorsi la Rsu del Centro ricerche di Carbonia, ha inviato una richiesta al presidente della Giunta regionale, all’assessore della Programmazione, ai capigruppo in Consiglio regionale, in cui ha evidenziato la necessità di trovare una soluzione ad una vicenda paradossale.

«Vorremmo ricordare che la “famosa” delibera relativa a Sotacarbo e pubblicata i primi giorni di dicembre non è ancora cliccabile. E quindi non è dato ancora sapere quali siano le intenzioni dell’azionista, giacché la Regione detiene in Sotacarbo il 50% ma nei programmi futuri dovrebbe passare al 51% dicono i segretari Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi -. Apprendiamo poi dai comunicati stampa l’enfasi dell’assessore Giuseppe Fasolino nell’annunciare sostegno a nuove iniziative di ricerca e collaborazioni con aziende d’oltremare. Sia chiaro, ben vengano queste nuove opportunità, ma questa enfasi non deve far dimenticare realtà importanti presenti nella regione e che meritano risposte. Davanti a quello che può essere definito come silenzio istituzionale assordante non possiamo fare altro che investire nel problema la massima assemblea regionale. Per questo motivo martedi 12 gennaio alle ore 10,00, assieme ai lavoratori manifesteremo davanti al Consiglio regionaleconclude Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi  -. In assenza di risposte sarà solo la prima delle iniziative che la RSU e le OOSS. Intendono portare avanti per salvaguardare l’importante realtà di Sotacarbo, considerata eccellenza nel panorama europeo della ricerca specie in un momento cruciale legato al Recovery Fund.»

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«Il nuovo anno inizia male per la ricerca in Sardegna. A Carbonia esiste un’eccellenza nazionale che si chiama Sotacarbo e di cui la Regione è azionista, ma nulla di fatto per salvaguardarla. Da troppo tempo l’organismo è senza un presidente, la situazione rischia il collasso. Non solo, nulla è dato sapere del futuro dato che la delibera annunciata e pubblicata sul sito non è ancora cliccabile. Non solo, le numerose richieste di sostegno e intervento sono sempre cadute nel vuoto.»
La nuova denuncia arriva dalle segreterie Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil.
«Non riusciamo proprio a capire quale sia la strategia della Regioneaggiungono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi -. A questo punto, davanti al silenzio istituzionale non possiamo che ribadire il concetto: è necessario che la Regione, azionista principale della Sotacarbo, realtà che oltre a ricoprire un ruolo importante nello scenario nazionale della ricerca scientifica, assicura 36 posti di lavoro di elevato profilo cui si deve comunque aggiungere l’indotto. Non vorremmo che davanti a tanta “disattenzione” si possa celare una delle tante “guerre per le poltrone” di cui tanto si parla ma che poco appassionano le lavoratrici, i lavoratori e tutti noi.»
«Dalla settimana prossima riprenderà la mobilitazione con un inasprimento delle iniziative sia davanti alla presidenza della Regione che ha disatteso gli impegni assunti dall’assessore Giuseppe Fasolino, sia davanti al Consiglio regionale che sarà investito pienamente del problema. E cogliamo anche l’occasioneconcludono Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loiper chiedere un impegno concreto dei consiglieri regionali del territorio perché possano trovare un briciolo di tempo e occuparsi della vertenza.»

«Ancora una volta, e con estremo rammarico, prendiamo atto del comportamento irresponsabile della Regione davanti al problema che riguarda il futuro del centro ricerche Sotacarbo. Dopo gli impegni assunti e non rispettati dall’assessore Giuseppe Fasolino ci aspettavamo oggi un sussulto d’orgoglio del presidente Christian Solinas, invece dalla presidenza non c’è stata alcuna convocazione per i lavoratori e sindacati riuniti in sit in davanti a Villa Devoto. E’ questo l’interesse verso i lavoratori sardi? L’impegno preso lo scorso 3 dicembre è stato disatteso, confermando ancora una volta il disinteresse verso un settore fondamentale e cruciale per lo sviluppo della ricerca.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, Gianrico Cuboni e Pierluigi Loi, segretari di Filctem-Cgil Sardegna Sud Occidentale, Flaei-Cisl Sardegna e Uiltec-Uil Sardegna.

«Proprio in questi giorni in cui si parla di Recovery fund constatiamo la distanza di chi deve occuparsi di programmare il futuro dei cittadini. La mobilitazione che da tempo ci vede sostenere la vertenza de lavoratori Sotacarbo non si fermerà oggi ma proseguirà con un inasprimento dei toni. Chi ha ruolo di governo si assuma tutte le responsabilità del caso.»