29 March, 2024
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Antonello Cuccuru, dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione di Ostetrica, dipendente della Asl 3 di Nuoro, torna a lavorare presso la Asl Sulcis. Lo ha disposto su richiesta dell’interessato, con apposita deliberazione n° 385 del 23 agosto 2022, il direttore generale della Asl di Nuoro, Paolo Cannas.

La Giunta Solinas ha nominato i direttori generali che da gennaio guideranno le aziende sanitarie nel nuovo assetto definito dalla legge regionale numero 24 del 2020, mettendo così fine alla gestione commissariale necessaria per l’attuazione del processo di riforma del sistema sanitario della Sardegna.

Alla guida dell’Ares, l’Azienda regionale della salute che assumerà alcune delle funzioni centralizzate dell’Ats, come la gestione del personale e della committenza, la Giunta ha indicato Annamaria Tomasella, mentre per quanto riguarda le otto Aziende socio-sanitarie locali i manager nominati dall’esecutivo sardo sono: Flavio Sensi (Asl 1, Sassari); Marcello Acciaro (Asl 2, Gallura); Paolo Cannas (Asl 3, Nuoro); Luigi Cugia (Asl 4, Ogliastra); Angelo Maria Serusi (Asl 5, Oristano); Giorgio Carboni (Asl 6, Medio Campidano); Giuliana Campus (Asl 7, Sulcis); Marcello Tidore (Asl 8, Cagliari). Alla direzione delle aziende ospedaliero-universitarie: Antonio Lorenzo Spano all’Aou Sassari e Chiara Seazzu all’Aou Cagliari. Per l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna la nomina è quella di Simonetta Cinzia Bettelini, mentre al vertice dell’Azienda di rilevanza nazionale e alta specializzazione (Arnas) G. Brotzu il nome è quello di Agnese Foddis.

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Massimo Temussi, 50 anni, già direttore dell’Aspal, è il commissario straordinario dell’Ares, l’Azienda regionale della Salute istituita nel nuovo Sistema Sanitario al posto dell’ATS, l’Azienda Tutela Salute, guidata fino a ieri da Giorgio Carlo Steri. Lo ha nominato la Giunta regionale, con un incarico a tempo che, salvo proroghe, terminerà il 31 dicembre 2020.

Laureato in Economia e Commercio nel 1999, Massimo Temussi ha un lungo curriculum, maturato prevalentemente nei settori della Sanità e del Lavoro. Dal 2007 al 2009 è stato dirigente Bilancio Servizi Finanziari dell’AOU di Sassari; dal 2009 al 2012 consigliere d’Amministrazione dell’Università di Sassari; dal 2009 al 2010 direttore amministrativo della ASL n° 6 di Sanluri; dal 2010 al 2011 direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità; dal 20.02.2011 al 22.04.2013 direttore generale dell’Autorità di Gestione del fondo sociale europeo dell’assessorato regionale del Lavoro e Formazione professionale; dal 17.01.2014 al 14.10.2014 commissario straordinario dell’assessorato regionale del Lavoro; dal 15.10.2014 a ieri, infine, direttore generale dell’Agenzia regionale per il Lavoro.

La Giunta regionale, inoltre, ha prorogato fino al 30 novembre, l’incarico del commissario del l’Azienda Ospedaliera Brotzu, Paolo Cannas, e ha nominato Adamo Pili nuovo commissario di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa).

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Con le relazioni dei vertici della sanità cagliaritana la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo), ha iniziato le audizioni sulla riforma del sistema sanitario regionale.

Il commissario straordinario dell’Azienda Brotzu di Cagliari Paolo Cannas ha sottolineato la necessità di mettere al centro del processo di riforma la medicina territoriale in un nuovo quadro di coordinamento, esprimendo però alcune perplessità su alcuni passaggi eccessivamente centralisti che, a suo avviso, potrebbero determinare un appesantimento insostenibile delle procedure, in primo luogo in materia di concorsi ma in parte anche per ciò che riguarda gli acquisti. Ritengo, ha proseguito, che alle aziende territoriali vada concesso un minimo di autonomia.

Per Carlo Murru, direttore dell’Assl di Cagliari, il “cuore” della riforma deve essere “cosa fare e come farlo” e, da questo punto di vista, il potere centralizzato dell’Ats ha indebolito l’efficienza del sistema e la rapidità degli interventi, anziché operare per facilitarli. Sul ruolo degli ospedali, Carlo Murru ha affermato che devono essere luoghi per curare gli “acuti” mentre tutto il resto va trasferito sui territori per creare una “salute di prossimità” all’interno della quale devono trovare spazio le piccole strutture. Soffermandosi sulla nuova Agenzia Ares, il direttore dell’Assl di Cagliari l’ha definita una idea “ambiziosa ma difficile”, nel senso che se per qualche ragione rallenta o si blocca ne risente tutto il sistema.

Analoga preoccupazione è stata manifestata anche da Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Aou di Cagliari, che ha parlato di «un motore potente ma non per questo efficiente», soprattutto, in materia di assunzioni ed acquisti. A proposito dei nuovi ospedali, Sorrentino ha sollecitato decisioni più rapide e procedure più snelle, citando la sua esperienza di un finanziamento europeo di circa 40 milioni bloccato praticamente da 15 anni per un interminabile contenzioso giudiziario. La scelta di fondo, ha concluso, è quella di puntare sui territori, ai quali affidare una “missione” differenziata e specializzata rispetto a quella delle grandi strutture.

I dirigenti sanitari hanno infine assicurato che il sistema regionale è pronto per la cosiddetta “Fase 2”, che però richiede azioni uniformi e protocolli chiari (per personale, pazienti e tutto il mondo che ruota attorno agli ospedali) in modo da potersi adeguare senza contraccolpi negativi alla nuova realtà.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Annalisa Mele della Lega, Francesco Agus dei Progressisti ed Antonello Peru di Udc-Cambiamo.

Il presidente della commissione Domenico Gallus, nelle conclusioni, ha dichiarato di aver tratto una impressione molto positiva dall’attenzione riservata alla sanità territoriale che, dopo la definizione della governance, dovrà rappresentare uno dei pilastri della riforma insieme all’articolazione della rete ospedaliera che, di fatto, nella sua versione formalmente in vigore non è stata attuata compiutamente.

La commissione infine, ha approvato in via preliminare gli articoli e gli emendamenti (in alcuni casi all’unanimità, in altri con l’astensione della minoranza) del Dl n.127 sulle politiche sociali. Il testo passerà ora all’esame della commissione Bilancio e del Consiglio delle autonomie locali per i rispettivi pareri; poi tornerà in commissione Sanità per l’approvazione definitiva e successivamente arriverà in Consiglio.

Sul disegno di legge n. 127 sono intervenuti Francesco Agus dei Progressisti, Daniele Cocco di Leu, Antonello Peru di Udc-Cambiamo, Annalisa Mele della Lega e Valter Piscedda del Pd.

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La commissione Sanità del Consiglio regionale si è riunita questa sera in Consiglio regionale e ha audito i principali protagonisti delle istituzioni sanitarie impegnati nella lotta al virus.

Su invito del presidente Domenico Gallus ha preso per primo la parola Marcello Tidore, direttore generale dell’assessorato, che ha parlato espressamente di «una tendenza al miglioramento ed è per questo che è stata sospesa la convenzione del Mater Olbia in campo Covid». L’alto dirigente della Regione ha illustrato alcuni numeri dei contagi: «Il 34 per cento è extraospedaliero, il 12 per cento non dice dove si è contagiato o, comunque, non siamo riusciti a risalire alla catena del contagio, il 32 per cento si è infettato nelle case di riposo, il 12 per cento negli ospedali. Il ministero ci ha chiesto ora di concentrarci nell’azione di prevenzione e monitoraggio delle case di riposo e delle strutture ospedaliere. Da settimane stiamo effettuando il tampone a tutti i pazienti dimessi dagli ospedali e al personale sanitario».

Per Giorgio Steri, commissario straordinario di Ats, «i servizi di igiene pubblica stanno lavorando mettendo in quarantena tutti i casi sospetti, anche se il tampone è negativo ma il quadro dei sintomi lascia intendere una possibile infezione. Effettuiamo regolarmente i tamponi nelle case di riposo e nelle Rsa».

Per il direttore generale del Policlinico universitario di Cagliari, Giorgio Sorrentino, «poco o nulla si sa di questo virus, che non abbiamo potuto studiare sui libri ma solo sul campo. Abbiamo, dunque, dovuto contenere al massimo gli accessi alle nostre strutture ospedaliere, per contenere l’affollamento di parenti. Ci sono però gli asintomatici e sono tanti: ieri ad esempio è arrivata in pronto soccorso una ragazza, che lamentava una patologia, e grazie ai nostri controlli rapidi abbiamo scoperto che è positiva».

Della necessità di impiegare correttamente i dispositivi di protezione individuale e i percorsi di sicurezza ha parlato il direttore generale dell’Azienda Brotzu, Paolo Cannas: «E’ stato su questo punto fondamentale il lavoro svolto dalla protezione civile. Ora è però tempo di pianificare la post emergenza: faremo controlli rigidissimi nei triage e negli ambulatori».

Per la Protezione civile ha parlato il direttore generale, Antonio Belloi, che ha detto: «Siamo impegnati sin dal primo momento dell’emergenza, abbiamo supportato da subito il sistema sanitario regionale con i nostri seimila volontari nei porti e negli aeroporti dell’Isola. Abbiamo poi montato delle tensostrutture in tutti i pronto soccorso sardi e se serve abbiamo altre tensostrutture e altri volontari pronti a intervenire. Sino a oggi abbiamo tenuto 200 videoconferenze anche con il commissario nazionale Domenico Arcuri». Rispondendo al consigliere Stefano Schirru (Psd’Az) ad una domanda su un articolo pubblicato nei giorni scorsi dal Il Fatto quotidiano, Antonio Belloi ha fornito alla commissione una relazione di dieci pagine e detto: «Abbiamo acquistato le mascherine a un prezzo inferiore rispetto a tante altre istituzioni e non abbiamo voluto correre il rischio di essere truffati, visto che tutti i venditori ci hanno chiesto il pagamento anticipato. Nulla di sproporzionato, ricordo a che marzo il mercato era profondamente volatile e soggetto a incredibili speculazioni».

L’onorevole Francesco Agus (Progressisti) ha chiesto agli ospiti di spiegare in che modo la Sardegna intende affrontare la fase due sotto il profilo strettamente sanitario mentre il collega Stefano Schirru ha elogiato il lavoro delle istituzioni e ha sollecitato «misure di sostegno per il 118 e un piano che individui con chiarezza di quali specializzazioni mediche la Sardegna avrà maggiormente bisogno nei prossimi anni».

Per l’onorevole Eugenio Lai (Leu) «sarebbe importante aumentare il numero dei tamponi effettuati, 23.299 ad oggi come ha detto il dottor Marcello Tidore, visto l’elevato numeri di asintomatici». Invece l’onorevole Giorgio Oppi ha parlato in modo aperto: «La critica iniziale per la assoluta carenza di Dpi aveva il suo fondamento così come gli ospiti delle Rsa andavano controllati da subito. Siamo stati molto fortunati ma non dobbiamo fare finta che sia andato tutto bene. E’ una autentica vergogna che agli operatori del 118 siano state consegnate cinque o dieci mascherine».

L’onorevole Michele Ciusa ha sollecitato un approfondimento per capire «se è vero che la società Airgreen, affidataria del servizio di elisoccorso, si rifiuti di trasportare i pazienti Covid» mentre l’onorevole Antonello Peru (Udc) ha denunciato «la lista d’attesa anche di sedici mesi per i ciechi della provincia di Sassari in attesa del riconoscimento della invalidità» e ha chiesto un intervento deciso a favore di questi cittadini, ancora piu deboli in questo momento.

Al termine della lunga audizione, il presidente Domenico Gallus ha segnalato ai commissari alcuni rilievi giunti dal Governo alla legge regionale sulle borse di studio.

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Parte domani, con oltre 120 iscritti, a Cagliari, la Scuola di formazione politica promossa dai Riformatori sardi. In apertura della prima giornata il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale Assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale dell’Azienda Zero Friuli VG, Nicola Colacurci, presidente dell’associazione ginecologi universitari, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli ed amministratore delegato del Mater Olbia, Paolo Cannas, commissario dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.

Le lezioni potranno essere seguite anche in streaming, previa iscrizione sulla piattaforma e-learning dell’Ente di Formazione S.O.So.R. (il corso rimarrà disponibile anche in seguito) e/o di acquistare i moduli di interesse nella stessa piattaforma, soluzioni individuate dagli organizzatori per far fronte al record di domande pervenute nelle ultime settimane.

Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono conoscere da più vicino la politica, la macchina regionale e i meccanismi di governo dell’Isola – sempre con lo sguardo punto sulle prospettive future – la Scuola si presenta con una offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale  e un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza. Non a caso, il target degli iscritti varia passando dai numerosi amministratori locali, ai giovani studenti universitari, imprenditori, professionisti, fino ad alcuni consiglieri regionali che anno deciso di iscriversi.

Seconda giornata di formazione venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione con il Prorettore per il Territorio dell’Università di Cagliari, Chiara Di Guardo ed il Presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Nicola Bonaccini, docente di comunicazione, Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista  e autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza e ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e assessore regionale dei Lavori pubblici, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Il “nodo finanziario”, quindi l’’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico e finanziario negli interventi di Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi e Carlo Stagnaro, economista e direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria del MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici ed al professor Carlo Bernardini fare una panoramica delle sfide future per la Sardegna legate all’energia. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi Mario Segni.

Modalità per seguire le lezioni.

a) – In presenza nei giorni 18 e 31 gennaio e 15 di febbraio

b) – In streaming in diretta video durante gli stessi giorni di erogazione – € 80

c) – In FAD (formazione a distanza) video-lezioni in differita scaricabili in e-learning – € 40

Le iscrizioni potranno essere effettuate presso l’Ente Sosor sul sito www.sosor.eu nella sezione E-LEARNING

 

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Al via la Scuola politica dei Riformatori sardi, fiore all’occhiello della strategia politica 2020 dei Riformatori sardi. Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono acquisire nuove competenze in materia, si presenta con un’offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale ed un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza.

Tre giornate piene di politica, divise tra i lavori della mattina e quelli del pomeriggio, con tematismi che spaziano dalla macchina regionale e la sanità (prima giornata di lavoro dal titolo “Capacità di governo”) all’economia, innovazione e comunicazione (“Capacità di visione” è il titolo scelto per la seconda giornata di lavoro) fino ad entrare nello specifico di temi quali l’insularità, con focus specifici sugli effetti della condizione di insularità nei diversi comparti della nostra economia (“Identità e coesione sociale” è il titolo della terza giornata).

Una scuola di politica che punta sulla formazione, trasversale agli schieramenti politici, concentrata sul momento storico che stiamo vivendo ma già proiettata sui nuovi trend politici, economici e sociali.

In apertura della prima giornata, il 18 gennaio, il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale Azienda Zero Friuli VG, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli e amministratore delegato Mater Olbia, Paolo Cannas, Commissario Ospedale Brotzu, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio.

Via alla seconda giornata di formazione il venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione, con il presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese e Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista ed autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza ed ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e Assessore regionale, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici. L’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico nell’intervento di Carlo Stagnaro, economista dell’Istituto Bruno Leoni. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi, Mario Segni.

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«Ancora una volta, grazie a un impegno corale, siamo riusciti ad attivare sinergie in grado di dare risposte alle emergenze.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, esprime soddisfazione per la scongiurata chiusura dell’Unità di Medicina Interna dell’ospedale Delogu di Ghilarza. «La carenza di medici sta mettendo a dura prova i nostri presidi su tutto il territorio. In questo caso specifico il quadro si è complicato a causa di alcune assenze per malattia. Una situazione che, al momento, non consentirà di garantire la continuità al servizio di pronto soccorso, ma che non ci ha fatto desistere dal mettere in campo ogni strumento a disposizione, tra cui un piano delle emergenze per il reclutamento di personale attraverso contratti libero professionali. Oggi, evitando la chiusura temporanea del reparto di Medicina Interna, riusciamo a dare una risposta positiva ai cittadini e continueremo a cercare soluzioni per anticipare la riapertura del pronto soccorso. Il mio ringraziamento va a chi si è impegnato in prima persona per la soluzione di questa emergenza, al presidente della commissione Sanità, l’on. Domenico Gallus, al direttore dell’AOU Sassari, Nicola Orrù, al commissario del Brotzu, Paolo Cannas, e ai direttori delle strutture complesse da cui arriveranno i rinforzi al presidio di Ghilarza, al direttore dell’Assl di Oristano, Mariano Meloni, e ai direttori degli ospedali San Martino e Delogu, Sergio Pili e Serafino Ponti, nonché a tutti i medici che presteranno servizio per garantire la copertura dei turni».

Un segnale importante non solo per Ghilarza, ma per tutti i comuni del Guilicier e del Barigadu. «Le criticità che stiamo affrontando in ambito sanitario sono profonde. Scontiamo i problemi di una pesante eredità – precisa l’assessore della Sanità – ma l’attenzione per il territorio resta alta. Dopo aver scongiurato l’interruzione delle attività dei reparti di Ortopedia e Ginecologia dell’ospedale di Lanusei e della Neurochirurgia, a Nuoro, rispondiamo ancora una volta con lavoro e impegno per garantire i diritti dei cittadini sardi. Oggi interveniamo per tamponare le emergenze, ma siamo già al lavoro per portare quelle risposte strutturali che consentano di non dover rivivere più situazioni come quelle che la sanità sarda sta attraversando oggi».

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Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia) in campo maschile ed Elsa Farris (Atletica Edoardo Sanna Elmas) in campo femminile, si sono aggiudicati ieri sera la sesta edizione della Perdaxius Corre, corsa su strada sulla distanza dei 10.000 metri organizzata dalla Sulcis Atletica Carbonia. Massimiliano Nocco (categoria SM 45) ha coperto i 10 km in 34’57”, Elsa Farris (categoria SF 40) ha chiuso in 39’19”. Entrambi si sono laureati anche campioni regionali di corsa su strada sulla distanza dei 10.000 metri.

Di seguito i vincitori nelle diverse categorie.

Allieve junior promesse senior donne SF: 1ª Sara Ferri (Uisp) 45’43”, 2ª Marta Hodoier (Sulcis Atletica Carbonia) 46’07”, 3ª Claudia Cannas (Runners Cagliari) 55’13”.

Senior donne SF35: 1ª Simona Longu (Pol. Olimpia Bolotana) 43’29”, 2ª Sara Medda (Pol. Atletica Serramanna) 43’44”, 3ª Valeria Lecca (Csen) 47’58”.

Senior donne SF40: 1ª Elsa Farris (Atletica Edoardo Sanna Elmas) 39’19”, 2ª Cinzia Meloni (Atl. Pod. San Gavino) 40’47”, 3ª Alessandra Perna (Zitto e Corri Master Team Carbonia) 47’05”.

Senior donne SF45: 1ª Patrizia Bernardini (Sulcis Atletica Carbonia) 44’07”, 2ª Mariangela Cuviello (Pol. Libertas Campidano) 44’58”, 3ª Paola Melis (Atletica Selargius) 46’01”.

Senior donne SF 50: 1ª Donatella Saiu (Cagliari Atletica leggera) 42’48”, 2ª Luisella Cantara (Monte Acuto Marathon) 53’20”, 3ª Maria Balloccu (Zitto e Corri Master Team Carbonia) 1h 02’41”.

Senior donne SF55: 1ª Marisa Cau (Gruppo Polisportivo Assemini) 49’51”, 2ª Chiara Sedda (Marathon Club Oristano) 54’17”, 3ª Silvana Puddu (Tespiense Quartu) 55’44”.

Senior donne SF60: 1ª Rita Cabras (Cagliari Marathon Club) 1h 00’40”, 2ª Renza Merlin (Atletica Pula) 1h10’56”, 3ª Paoletta Schirru (Pol. Atletica Santadi) 1h11’53”.

Allievi junior promesse senior uomini SM: 1° Giacomo Piras (Atl. Pod. San Gavino) 37’35”, 2° Andrea Ibba (Nuova Atletica Sardegna) 37’37”, 3° Juri Uccheddu (Sulcis Atletica Carbonia) 38’18”.

Senior uomini SM35: 1° Claudio Solla (Atletica Uta) 35’32”, 2° Luca Pirosu (Zitto e Corri Master Team Carbonia) 40’04”, 3° Simone Serra (Atletica Concesio) 41’17”.

Senior uomini SM40: 1° Paolo Cannas (Cagliari Marathon Club) 35’20”, 2° Cristiano Pisano (Acli Mariano Scano) 35’27”, 3° Giordano Zucca (Calcaterra Sport) 35’35”.

Senior uomini SM45: 1° Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia) 34’57”, 2° Palmiro Tedde (Pol. Atletica Santadi) 38’04”, 3° Alessandro Loddo (Gruppo Polisportivo Assemini) 38’48”.

Senior uomini SM50: 1° Gabriele Carta (Atletica Monteponi Iglesias) 35’46”, 2° Angelo Contu (Isolarun) 37’09”, 3° Giuseppe Palmas (Atletica Pula) 38’51”.

Senior uomini SM55: 1° Enrico Eula (Polisportiva Novatletica) 37’26”, 2° Pietro Uras (Atletica Orroli Mariano Leoni) 39’33”, 3° Genesio Lusci (Zitto e Corri Master Team Carbonia) 40’07”.

Senior uomini SM60: 1° Giovanni Congiu (Atletica 4 Mori) 39’40”, 2° Mario Melis (Cagliari Marathon Club) 41’24”, 3° Mario Puddu (Atletica Ogliastra) 44’44”.

Senior uomini SM65: 1° Efisio Usai (Sulcis Atletica Carbonia) 43’05”, 2° Pasquale Zedde (Sulcis Atletica Carbonia) 45’30”, 3° Raffaele Pisu (Atletica Selargius) 47’32”.

Senior uomini SM70: 1° Giovanni Melis (Cagliari Atletica Leggera) 47’30”, 2° Francesco Casula (Atletica Dolianova) 47’51”.

Senior uomini SM75: 1° Franco Pili (Runners Cagliari) 51’57”, 2° Giuseppe Vernaccioni  (Pol. Atletica Santadi) 1h09’30”.

Esordienti maschili C Pulcini metri 300: 1° Matteo Impera (Pol. Atletica Santadi), 2° Leonardo Caddeo (Pol. Atletica Santadi).

Esordienti maschili B Miniatletica metri 300: 1° Gabriele Gattino (Atletica Chierese & Leo)

Esordienti femminili B Miniatletica metri 300: 1ª Anastasia Fadda (Pol. Olimpia Bolotana)

Esordienti maschili A Promoatletica metri 600: 1° Igor Fadda (Pol. Olimpia Bolotana)

Esordienti femminili A Promoatletica metri 600: 1ª Giulia Gattino (Atletica Chierese & Leo)

Ragazze metri 1.200: 1ª Giada Claudia Secchi (Sulcis Atletica Carbonia)

Ragazzi metri 1.200: 1° Davide Picci (Athletics & Sport Education).

 

 

«Con i cento milioni di euro per il #Medio Campidano la Giunta può realizzare un nuovo ospedale, visto che il vecchio è in condizioni disastrose ma, evitando progetti faranoici, inutili e insostenibili,  puo’ anche tagliare le tasse per le imprese e creare nuove opportunità di lavoro.»

Lo hanno detto i #Riformatori sardi durante la conferenza stampa di questa mattina davanti all’ospedale di San Gavino. Il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, ed il deputato e presidente della commissione Sanità della Camera, Pierpaolo Vargiu che, hanno poi visitato la struttura, guidati dal sindaco di San Gavino Carlo Tomasi e dal direttore amministrativo della Asl Paolo Cannas, incontrando medici, operatori sanitari e gli esponenti del Comitato per il nuovo ospedale di San Gavino.

Cossa e Vargiu sono stati categorici: «Se ci sono davvero i 100 milioni di euro, i Riformatori sardi propongono che l’intera cifra resti comunque nel territorio di San Gavino e del Medio campidano, che ne hanno vitale bisogno». Secondo i Riformatori sardi, “una parte di questa cifra servirebbe a costruire un «ospedale a misura di sanità moderna», senza iperbolici monumenti alla “medicina dei primariati” e alla industria dei posti letto, insostenibili economicamente, con grande attenzione invece alle esigenze dell’hospice e della riabilitazione e della lungodegenza. «I possibili risparmi dovrebbero essere  destinati a potenziare l’assistenza sanitaria nel territorio, mentre la restante cifra, sarebbe comunque “di proprietà” del Medio Campidano, che potrebbe decidere cosa farne: potrebbe decidere ad esempio di cancellare interamente l’Irap per tutte le imprese che operano nel Medio Campidano, utilizzando davvero i soldi nel modo più utile all’interesse generale, sia quando è necessario tutelare la salute degli individui, sia per rilanciare lo sviluppo economico di una zona che, se muore definitivamente, purtroppo non avrà più neppure bisogno dell’Ospedale».

«Ci preoccupa – ha aggiunto Cossa – lo stato confusionale del debolissimo assessore Arru, che rinuncia a qualsiasi logica di programmazione complessiva e sembra ingoiare passivamente le imposizione della politica, dal San Raffaele al finto “super ospedale” di San Gavino, senza riuscire a dare un’idea della sanità futura che la Giunta ha in mente.»

«Ancora una volta, siamo gli unici che scelgono di non prendere in giro i residenti di San Gavino e degli altri comuni interessati. La sanità sarda è in disavanzo di circa 400 milioni di euro l’anno. Con il nuovo # San Raffaele di Olbia diventeranno 450. Siamo sicuri che ci siano davvero i 68.4 milioni di euro o è la solita bufala di agosto? E, se anche ci fossero i 68 milioni di euro, come si farebbe a realizzare un ospedale da 250 posti letto, che già nel settembre 2008 si prevedeva che sarebbe costato 95 milioni di euro (Soru dixit?). I sangavinesi  (e non solo loro!) sono ancora disponibili a frasi prendere in giro? Noi crediamo di no.»